Con la cultura si può salvare il mondo, con la cultura si può nutrire la gente. Al di là della nostra provenienza, solo attraverso il mondo dell’arte, che si può “pretendere” di salvare e valorizzare quelle che sono le nostre vite, da un immediato presente ad un lontano futuro. Partendo proprio da queste idee e riflessioni che è stato lanciato il progetto di Rosario Esposito la Rossa e della sua libreria “Scugnizzeria” nel cuore di Scampia.
Dopo circa 40 anni di inattività culturale e soprattutto letteriaria, nel 2017, a metà strada tra Melito e Scampia in una delle zone più difficili di Napoli, una libreria ha ritrovato finalmente la luce, ponendosi come nuovo faro di speranza, normalità e ripresa culturale. Se fino a poco tempo fa nessuno avrebbe scommesso su un nuovo centro propulsore di cultura, Rosario la Rossa ha fornito nuove basi per una ripresa che non sarà più così lontana.
Attraverso una serie d’originali iniziative che Rosario intenderà conferire una particolare veste alla sua nuova “creatura” e al suo nuovo percorso. Come per esempio l’apertura de “L’ Ospedale dei libri“, ponendo a restauro testi destinati al macero che si recupereranno e riportati in vita. L’attività sarà specificatamente dedicata ai ragazzi, chiamati a collaborare e ad avvicinarsi a un mondo così affascinante. Un altro suggestivo mini progetto consisterà nel raccogliere quanti più possibili fiori di gelso da carta per poi farne un profumo e deliziare ogni lettore della Scugnizzeria.
Al di là di queste attività, uno dei principali obiettivi sarà quello di porsi come calamita di serenità e di far conoscere soprattutto “l’editoria terrona“, favorendo le case editrici del sud e gli autori locali, ovvero chi sa cosa succede e cosa si muove nelle zone malfamate di Napoli.
Rosario racconta con stupore il suo percorso: “Dieci anni fa non avrei mai pensato di diventare libraio, arrivo da una famiglia non proprio letteraria, ma qui ogni volta che facciamo qualcosa di nuovo siamo pionieri per il territorio, ed è una cosa bellissima”.
Semplicità, voglia di fare e lavorare, originalità e sincerità, a Scampia non serve altro.