Racetrack playa, il deserto delle rocce che camminano

A Racetrack playa, Deserto della death Valley in Arizona, mancano solo gli asini che volano affinchè le leggi della fisica siano stravolte. Racetrack playa è infatti un luogo dove le rocce si muovono da sole. Proprio così, incredibile a dirsi eppure al mistero delle rocce mobili di Racetrack playa, si interessano ogni giorno geologi da tutto il mondo, alla ricerca di una spiegazione logica che per il momento non sembra esserci.

Le rocce effettuano anche lunghe tratte. Rocce di pochi kg, rocce di mezza tonnellata, alcune lasciano scie di 10 metri dietro di se, altre, più pigre, giusto un paio. Impiegando dai 2 ai 10 anni per spostarsi e non lo fanno  tutte nelle stesse direzioni. I geologi Jim McAllister e Allen Agnew hanno individuato e studiato svariati percorsi: a zig-zag, avanti, indietro, circolari, in diagonale o totalmente casuale. Insomma non sembra esserci uno schema ben preciso.

Altro dettaglio ancor più bizzarro è che rocce distanti pochi centimetri l’una dall’altra abbiano reazioni differenti, indipendentemente dalla loro grandezza. Ne risulta così che una roccia di grande dimensioni si muova, mentre un’altra più più piccola, affiancata ad essa, rimanga immobile. O che entrambe si muovano ma in direzioni opposte. Forse una risposta potrebbe arrivare dal luogo? Racetrack Playa è un territorio deserto, isolato, letto inaridito di un lago scomparso millenni or sono. Il suolo ha le sembianze di un enorme puzzle di 9 km, composto da tanti piccoli esagoni incastonati l’uno contro l’altro. A volte, in certi periodi dell’anno, la precipitazioni arrivano anche li, pur trovandoci nel deserto, ma le temperature bollenti e l’esposizione diretta al sole fanno si che l’acqua si asciughi tanto rapidamente come è venuta.

C’è un altro fattore misterioso (e forse anche irritante): nessuno studioso è mai riuscito a vedere le pietre muoversi. Il geologo Bob Sharp ha dedicato 7 anni di studi a monitorare i movimenti di 30 rocce viaggianti. di queste, 21 si sono mosse, 2 sono rimaste immobili, 7 sono proprio scomparse. La roccia più grande ad essersi mossa pesava 36 kg, mentre una roccia di 350kg che in precedenza si era mostrata abbastanza arzilla, è rimasta immobile durante la durata dell’esperimento. Sharp non ha però avuto l’onore di vedere il movimento in diretta delle rocce.

Le teorie sulle rocce mobili di Racetrack Playa
  • animali o esseri umani. Gli scienziati hanno scartato con sicurezza l’ipotesi che le rocce siano mosse da umani o animali. La zona è off limits all’uomo e in più la ricerca di tracce di animali o umane non ha dato esito positivo. A racetrack playa “vivrebbero” soltanto i sassi.
  • terreno in pendenza. Racetrack Playa è quasi del tutto piana. C’è Una leggerissima pendenza, ma questo non spiega le origini del mistero, perché le rocce si muovono pure in salita.
  • Il vento. In quella zona, come in tutta la death valley, l’azione del vento è molto forte. Potrebbe il vento, da solo, essere la causa di questi movimenti? Sembrerebbe di no, per quale motivo il vento dovrebbe spostare una roccia di mezza tonnellata e lasciare invece al proprio posto una di 8 kg?
  • Il vento più l’acqua/il ghiaccio. Al momento, questa è la soluzione su cui la scienza sembra orientarsi. Sotto alcune rocce sono stati rinvenuti sottilissimi strati di brina, dovuti con probabilità al vapore, che in sinergia con il forte vento farebbero slittare le rocce lungo il terreno.
  • Probabilmente c’è ancora dell’altro e probabilmente questo non basta a spiegare come mai solamente a Racetrack playa le rocce si muovano, ma se non altro è un primo passo verso la soluzione di questo semplice ma intricato rompicapo.
redazione