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Queste borse plastic free ci piacciono un sacchetto!

Oltre 20 modelli "legali" di borse-sacchetto per celebrare il #Freeplasticbagday

Oggi 3 luglio ricorre il #FreePlasticBagDay , un movimento promosso a livello mondiale grazie alla sensibilizzazione di Rezero, Zero Waste Europe e Gaia (Global alliance Incinerator Altrenative, la sigla che raggruppa tutti i movimenti globali contro la costruzione e l’utilizzo di inceneritori, ndr), volto ad eliminare l’utilizzo di sacchetti di plastica entro il 2025.

In Italia i sacchetti di plastica sono illegali già dal 2012, ma nella pratica continuano ad essere venduti, acquistati e ceduti quasi come prima. Basta andare in qualsiasi negozio o al mercato per vedere ancora rotoli da cui ogni giorno viene strappata una quantità esagerata di borse usa e getta per imbustare frutta e verdura, molto spesso abbandonati nei carrelli a fine spesa o sui marciapiedi delle piazze rionali.

Per celebrare questa giornata vi proponiamo oltre 20 modelli “legali” di borse-sacchetto, diventate item cult per molti brand e desiderio delle fashioniste, soprattutto di quelle più attente alla sostenibilità.

Il primo a proporla fu Louis Vuitton in risposta alla richiesta di un produttore di Champagne di avere una borsa che potesse contenerne fino a 5 bottiglie. Nel 1923 Monsieur Gaston lanciò l’elegante e raffinata Noé Bag, pelle oro chiaro e chiusura a laccio. Successivamente anche altri stilisti ne realizzarono di simili. Nel 1935 Elsa Schiapparelli puntò sulla forma cilindrica, Gucci nel 1937 scelse la pelle di cinghiale ed Hermès la rese un accessorio estivo. Il successo vero e proprio arrivò però negli anni ’60 quando le donne, sempre più attive ed impegnate, avevano bisogno di una borsa pratica che consentisse loro di muoversi agilmente. Negli anni ’70, invece, i modelli raffinati lasciarono spazio ad un utilizzo meno esclusivo come suggerito dagli hippie.

Amatissime dalla leggendaria Carrie Bradshaw, le sachet-bags hanno fatto ritorno sulle passerelle delle Fashion Weeks di questa primavera. Sacchettini dalle linee semplici e morbide, capienti quanto basta, pratiche e versatili. Insomma, uno di quei modelli perfetti per ogni situazione, stile o look.

I materiali spaziano dalla rafia (Stella McCartney) ai tessuti tecnici (COS), dalla pelle vegan e plissettata di Mansur Gavriel, a quella matelassé di Miu Miu e traforata di Cocinelle. Il tocco estivo della maglia a rete vivacizza le borse in gabardine di Prada, mentre La Carrie aggiunge una nota rock mescolando dettagli animalier, frange e borchie. Tessuto e pelle per Fendi con logo rigorosamente ben visibile a dominare l’intera tela. Stessa logomania per Louis Vuitton, che a distanza di quasi un secolo ripropone la Néo Noé Bag in pelle rosata (anziché oro). Più discreto il nuovo arco di Furla a colorare la tracolla.

A fare la differenza tra i vari modelli non è solo il materiale ma sono anche i colori. I must have di stagione puntano sul low profile, con color block classici nelle tonalità del marrone (Loewe), blu navy o nero, passando alle tinte pastello, che vanno dal rosa (Marni) all’azzurro confetto, al lilla.

Rispetto alle dimensioni, nella versione small le borse a sacchetto si tengono in mano da manici di bamboo, resina o metallo, legate al polso o alla cintura; le proposte XXL assomigliano alle travel bag. Modelli pensati per la quotidianità, talmente capienti da far invidia alle più tradizionali tote bag, indossati comodamente a spalla da una donna moderna e sempre di corsa che ha bisogno di spazio per contenere tutto il necessario e oltre.

Tutto cambia per i “sacchetti” da sera. Micro, eccentricamente colorati, preziosi e ricchi di decorazioni, sono l’accessorio perfetto da indossare nelle serate speciali, magari sulla spiaggia, quelle dove bisogna lasciar spazio solo alla voglia di divertirsi e le mani libere di tenere un bicchiere di mojito..

Le dimensioni sono ancora più ridotte: i 8,5cm X 7,5cm delle sacchettini di Tubici da appendere al collo li rendono ideali per contenere l’indispensabile, ovvero smartphone, chiavi di casa, carta di credito e rossetto, lasciandoci libere di muoverci e ballare.

Sono i tessuti preziosi e le sofisticate decorazioni a farle (e farci) brillare come stelle nella notte. Raso di seta e satin tempestati di piume (Mantero 1902 e The Attico), perle (Radà), ricami e stampe floreali (Etro e Philosophy by Lorenzo Serafini), cascate di perline (Uterque) e cristalli (Le Petit Joeurs e Halite Jewels) e manici gioiello (Rosantica e Jimmy Choo) cedono – in rare occasioni – la scena alla pelle, purché sia metallizzata come quella di Alberta Ferretti e Motivi.

 

Certamente più glamour (e resistenti) dei sacchetti della spesa,  queste borse plastic free ci piacciono un SACCO, (quasi) quanto un cocktail bevuto a ritmo di musica con la sabbia sotto i piedi e le stelle a fare da tetto!