Il burnout, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è una sindrome che è causata da una forte condizione di stress cronico che riguarda il mondo del lavoro. Gli effetti, però, non si limitano soltanto a tale ambito. A tal proposito, si pensi alle ripercussioni negative che si registrano in ambito familiare, sociale e privato.
La definizione fornita dall’OMS è presenta nella revisione dell’International Classification of Disease (ICD). Per maggiore precisione e chiarezza, è bene specificare che la sindrome di burnout è presente nella tabella che racchiude ed ingloba tutte le patologie e le condizioni di salute che si riferiscono a problemi associati alla sfera lavorativa, sia quando si è occupati che quando si vive in una condizione di disoccupazione.
Il burnout ha degli effetti?
I sintomi e gli effetti di questa sindrome sono differenti.
Infatti, sono riscontrabili e riconoscibili sintomi fisici, sintomi emotivi e sintomi comportamentali.
In linea generale, si può affermare che il burnout impatta negativamente sulla produttività professionale e lavorativa del soggetto, incrina i rapporti interpersonali sia privati e familiari che sociali.
Ed ancora, il soggetto affetto da burnout assiste ad un indebolimento del proprio fisico ed un lieve peggioramento del proprio stato di salute.
È bene prestare attenzione ai primi campanelli di allarme, al fine di intervenire e di evitare che la situazione si aggravi e complichi ulteriormente. Il soggetto è vittima di alcuni sentimenti ed emozioni piuttosto comuni e diffusi che compromettono la vita privata, sociale e lavorativa.
- Vive ogni giornata come se fosse pessima e da dimenticare;
- Ha la sensazione di sprecare gran parte della sua giornata senza ottenere alcun risultato;
- È particolarmente ed eccessivamente apatico e demotivato;
- È colto da una pesante sensazione di stanchezza;
- Ha frequenti e duraturi mal di testa, dolori muscolari ed articolari;
- È tendente all’isolamento ed al silenzio;
- Mostra apatia e disinteresse per qualsiasi attività e programma;
- Sembra vivere in modo distaccato dalla realtà che lo circonda.
Questi sono soltanto alcuni dei sintomi che dovrebbero allarmare il soggetto e spingerlo, di conseguenza, ad adottare percorsi differenti per evitare di rovinare pesantemente la propria vita.
Il burnout e la vita sociale
Gli effetti del burnout si palesano, come già scritto, anche all’esterno del mondo lavorativo e professionale. Tale condizione potrebbe essere paragonata ad una zavorra che appesantisce il passo del soggetto e di cui è difficile (ma non impossibile) liberarsene.
Tra i segni emotivi legati al burnout vi sono:
- Senso di fallimento ed insicurezza;
- Sensazione di essere impotenti;
- Avere delle prospettive ciniche e negative.
Per quanto concerne i sintomi comportamentali si possono citare:
- Rifiuto delle responsabilità;
- Isolamento;
- Abitudine e tendenza a procrastinare gli impegni e gli appuntamenti;
- Tendenza a scaricare sugli altri la propria frustrazione.
Tutto ciò comporta, inevitabilmente, il complicarsi dei rapporti interpersonali per il soggetto in analisi. Certamente, il contatto sociale ed i rapporti con gli altri sono fondamentali, sin dalla tenera età, per il corretto sviluppo psicofisico e per uno stato di salute mentale sano.
Quel che il soggetto affetto da burnout rifiuta, appunto il contatto con gli altri e la vita sociale, è il miglior antidoto naturale per combattere lo stress e per uscire dalle sabbie mobili in cui l’individuo è caduto.
Infatti, parlare con un amico, con il proprio partner o con un parente è un’ottima soluzione per rilassarsi e per allontanare il peso di una situazione stressante, soffocante e per nulla sana.
Pertanto, il soggetto in questione dovrebbe impegnarsi per dar vita a nuove amicizie, ad allargare la cerchia di conoscenze al di fuori dell’ambiente lavorativo e non solo. Infatti, parlare con i colleghi di attività ed argomenti che non hanno nulla a che vedere con la professione, è una strada altamente percorribile che conduce ad un miglioramento dell’ambiente lavorativo stesso.
L’uomo è un essere sociale e socievole e, almeno nel caso della sindrome di burnout, la cura è negli elementi semplici come il sorriso, il dialogo ed il contatto umano vis a vis.