Primo tatuaggio: sette utili consigli

Di Marco Salvadego per Social Up!

Il tatuaggio è forse tra le più antiche forme d’arte a noi note e non molti sanno che il primo uomo tatuato di cui si abbia testimonianza era italiano. La mummia di Ötzi, risalente all’età del rame (circa 3500 a.C.), rinvenuta in provincia di Bolzano è la prima a essere tatuata. Da allora l’arte dell’inchiostro sottopelle ne ha fatta di strada, e da moda new-age è assurta negli ultimi anni a vera e propria forma d’arte. Sempre più italiani si tatuano (ben il 12,8 %) e sono sempre di più gli artisti del tatuaggio. In questa giungla di disegni e inchiostro servono indicazioni chiare per chi si avvicina per la prima volta ad uno studio di tatuaggi. Infatti piccoli accorgimenti possono evitare spiacevoli inconvenienti e rendere il nostro primo tattoo un’esperienza indelebile. Quindi per coloro che si avvicinano per la prima volta all’arte del tatuaggio ecco sette utili indicazioni:


1 SOGGETTO
. Per prima cosa è bene avere un’idea chiare su cosa tatuarsi. Abitualmente chi si vuole tatuare per la prima volta è molto indeciso e tende a cambiare idea spesso (la cosa è del tutto normale). Bisogna trovare un soggetto che abbia un significato speciale, una volta deciso non indugiare. È bene lasciar trascorrere almeno due mesi prima di fissare l’appuntamento dal tatuatore. Se nel frattempo non si cambia idea sul soggetto significa che si è pronti.

2 STILE. Old school, New school, fotorealismo, geometrici, giapponesi, tribali, biomeccanici, trash-polka e chi più ne ha più ne metta. Con questa vasta gamma scegliere è difficile, ma un consiglio sempre valido è non lasciarsi trasportare dalla moda ma scegliere uno stile che rispecchi veramente noi stessi.

3 TATUATORE. La scelta del tatuatore è un altro passaggio fondamentale. Oggi il mercato offre artisti molto validi, spesso specializzati in uno stile ben preciso. È consigliabile allora informarsi prima su quale sia il “pezzo forte” dei vari studi di tatuaggi, e in base a quello rivolgersi a quello più adatto per lo stile prescelto. Ha preso piede ultimamente anche il fenomeno del turismo per tatuaggi, ossia viaggiare per farsi tatuare dal proprio artista preferito (che può risiedere a Londra come a Los Angeles). Per il primo tatuaggio però è sconsigliabile a causa dei costi molto alti.

4 PREPARAZIONE. Prima di tatuarsi bisogna seguire alcuni accorgimenti. Non bere alcool almeno 48 ore prima della seduta, infatti l’alcool (e il fumo) sono vasodilatatori e causano eccessivo sanguinamento (in questo caso l’inchiostro faticherà a penetrare sottopelle). I giorni prima del tatuaggio spalmare la zona dove si verrà tatuati con crema idratante e depilarla se necessario (cosa che altrimenti farà il tatuatore).

5 APPUNTAMENTO. Prima di fissarlo è meglio controllare di persona le condizioni dello studio che si è scelto. Oggi le regole igieniche sono molto severe e ogni tatuatore le deve rispettano alla lettera. Oltre a guanti e garze sterili la strumentazione deve essere sterilizzata in autoclave o a ultrasuoni. Chiedete al tatuatore che vi mostri la strumentazione sigillata prima di tatuare, e non esitate a chiedere chiarimenti se siete dubbiosi. Accordatevi con il tatuatore sul prezzo, che varia a seconda della dimensione e del soggetto. Difficilmente potrà essere inferiore a 80€ a causa dei costi di sterilizzazione e manutenzione della strumentazione.

6 POSIZIONE. La posizione del tatuaggio può decretare la differenza tra un capolavoro e un normale tatuaggio. Lasciatevi guidare dal tatuatore, che sicuramente è più ferrato sulle regole per il posizionamento. Per il primo tatuaggio si sconsigliano zone come piedi, mani, costato, collo (in generale tutte quelle zone dove lo strato cutaneo è più sottile) in quanto più dolorose, ma ovviamente dipende da ciascuno. Il dolore fa parte del tatuaggio, ma si tratta di qualcosa di tranquillamente sopportabile.

7 CURA. Per la buona riuscita di un tatuaggio è importantissimo prendersene cura nei mesi successivi, fino a quando al pelle non sia completamente guarita. Appena terminato il tatuaggio verrà coperto con del cellophane per mantenerlo umido. Una volta a casa bisogna spalmarlo abbondantemente di crema (meglio se con Pantenolo che aiuta la rigenerazione) almeno 3 o 4 volte al giorno e tenerlo umido. La buona riuscita di un tatuaggio dipende anche dalla cura che gli si presta.

Con questi semplici accorgimenti si può affrontare il primo (di una lunga serie ve lo assicuriamo) tatuaggio a cuor leggero, ma bisogna ricordarsi che un tatuaggio è una forma d’arte che ha molto a che fare con noi e con il significato che noi gli attribuiamo. Non bisogna essere superficiali con qualcosa che rappresenta un’emozione indelebile sottopelle. Detto questo si tatui chi può!!

redazione