Pozzetto 80: il compleanno di un mito tutto da ridere!

“Eh la Madonna!”, sono passati già 80 anni dalla nascita di uno dei migliori comici del cinema italiano, un attore (ma anche regista e sceneggiatore marginale) che ha saputo innovare la commedia all’italiana al cinema, a partire da un diploma da geometra e una dura gavetta cabarettistica al celebre locale milanese del “Derby Club”. Signore e signori, facciamo i nostri più sentiti auguri a Renato Pozzetto nel giorno del suo compleanno!

 

Renato Pozzetto
livesicilia.it

 

In verità non è mai invecchiato abbastanza quest’uomo (o è solo un “presentimento”, per dirla con uno dei suoi tormentoni), considerando che ormai ci sono cult (battute e film) che lo vedono protagonista assieme a tutti noi: merito anche di numerose pagine fb come “Artemio”, che di continuo pubblicano clip che lo vedono protagonista, tra cui il “must” su tutti, ovvero “Il ragazzo di campagna” (1984, regia di Castellano e Pipolo).

 

 

Renato Pozzetto
noidegli8090.com

 

 

Come mai continua a farci ridere oggi questo comico lombardo dall’umorismo surreale? La ricetta è quella popolarità universale che giustifica un surrealismo di parole non dette o continuamente “girate” che è parte integrante anche della nostra comunicazione quotidiana, anche se spesso non ce ne rendiamo conto.

Il suo personaggio topico è un provinciale ingenuo, un po’ burbero ma in fondo buono e cordiale, impacciato, goffo, volgarotto, che è un po’ odiato dagli uomini anche perché conquista le donne senza troppe fatiche, ma con il solo essere spontaneo e sincero.

Pozzetto
imdb.com

 

Ha fatto televisione, teatro, cabaret e cinema dalla fine degli anni Sessanta fino a pochi anni fa, dato che ora per motivi di salute si è ritirato nella sua omonima locanda nel paese natale (Laveno-Mombello) dalla scena pubblica. Eppure, il suo nome rivive ogni giorno, tra situazioni paradossali che ci capitano, esilaranti meme costruitogli su misura sui social e un canale di settima arte come “Cine34” che da domani fino al giorno 19 Luglio gli dedicherà una rassegna dei suoi film più popolari in prima e seconda serata.

 

 

Renato Pozzetto
ilgrido.org

 

Tuttavia, purtroppo dell’ “Eterno ragazzo” non trasmetteranno pellicole necessarie da ricordare come “Per amare Ofelia” e “Paolo Barca, maestro elementare, praticamente nudista” (1974, 1975, regia entrambe di Mogherini). In occasione del primo film riportò addirittura un Nastro d’Argento come miglior attore esordiente, mentre per il secondo va detto che si tratta di uno dei suoi migliori lavori, oltre che un caso unico di commedia italiana impegnata sulla questione social-politica dell’educazione sessuale nelle scuole.

 

Renato Pozzetto
IlSussidiario.net

 

Il pubblico continua ad amare Renatone, la critica un po’ meno: c’auguriamo che per una rivalutazione della sua maschera, che identifica perfettamente la sindrome di Peter Pan, non bisogna aspettare che muoia (corna facendo!). Questo, infatti, è il triste destino di molti fra i comici della nostra penisola.

 

 

Renato Pozzetto
Ansa.it

 

Dunque, ad oggi solo tre volumi critici si sono occupati della sua figura artistica personalmente: “Cochi e Renato. La biografia intelligente” di Ciaffaroni e Paté, “Il cinema di Renato Pozzetto” di Saccà e “Paolo Barca e la frantumazione della logica cerebrale umana” di Liguori.

 

 

Pozzetto
imdb.com

 

Mentre il primo libro riflette sul suo sodalizio col mitico Cochi Ponzoni, Saccà dedica un capitolo al “Pozzetto queer LGBT” (impegnato in film politici o libertari come “La patata bollente” e “Culo e camicia”), infine Liguori sottolinea come agli esordi l’attore mostrasse “già grandi doti di recitazione, con quella battuta surreale sempre pronta…”.

 

Pozzetto
imdb.com

 

“Eh la Madonna!” e cosa vogliamo di più, per dirla con una delle sue più diffuse e celebri battute? Niente, guardiamoci il video-tributo, scopriamo i suoi lavori. Poi, speriamo verrà presto il momento della sua riscoperta filologico-critica, un po’ come quando nelle vesti del maestro Barca pronunciò nel film: “Verrà il giorno in cui il governo darà ad ogni povero una bella minchia!”.

 

Christian Liguori