Pet therapy: quando gli animali guariscono gli uomini

Di Simona Bartolini per Social Up!

Può un animale curare una persona? La “pet therapy” è un tipo di terapia dolce, basata sull’interazione uomo-animale. Questo tipo di terapia funziona davvero! Molto spesso viene impiegata su pazienti con varie patologie con lo scopo di migliorare il comportamento non solo fisico ma soprattutto psicologico.

L’uso del termine “terapia” per designare questa pratica, tuttavia, non è del tutto corretto: si potrebbe parlare di “co-terapia” in quanto viene associata alla terapia tradizionale del paziente. Come suggerisce il nome stesso, questo tipo di “terapia” coinvolge alcuni animali. E’ però di fondamentale importanza saper individuare l’animale più adatto al singolo paziente per la sua cura. Gli animali che vengono più comunemente adoperati sono cani e gatti, ma anche delfiniuccelli, cavalli e persino asini. In questi due ultimi casi si parla di ippoterapia e onoterapia.

Ma com’è nata questa terapia? Fu lo psichiatra Boris Levinson a rendere pubbliche per la prima volta nel 1960 le sue teorie sui benefici degli animali che egli stesso applicò alla cura dei suoi pazienti. Nel 1981 nacque poi in America la Delta Society e oggi questo tipo di terapia viene spesso utilizzata soprattutto in case di riposo, ospedali, comunità di recupero.

Molti si chiedono se veramente questa nuova terapia possa effettivamente avere dei risultati positivi sui pazienti coinvolti. Ebbene sì: in tutti i casi è stato valutato un miglioramento nell’attenzione e nei soggetti che compiono movimenti violenti che non riescono a controllare un incremento nella capacità di controllo del proprio corpo.

Un esempio di pet therapy è il caso di Brooke, un cane socievole e affettuoso coinvolto dal Dr. Paul Weiss, dentista americano, per tranquillizzare e rilassare i bambini durante la visita: uno stratagemma molto utile per rendere l’atmosfera meno tesa, così da permettere ai giovani pazienti di sentirsi meno agitati.

La pet therapy è dunque una terapia importante che va sostenuta e si spera che, col passare degli anni, venga sempre più utilizzata. In fondo “gli animali sono per l’uomo esseri indispensabili, necessari: da loro dipende la sua esistenza umana”.

redazione