Quando ci troviamo in aeroporto e il nostro volo viene ritardato, la prima reazione è spesso quella di puntare il dito contro la compagnia aerea, soprattutto se si tratta di una low cost. Ma è davvero sempre colpa loro? La realtà è che, sebbene in alcuni casi possano esserci responsabilità da parte delle compagnie, la maggior parte delle volte queste sono vittime di un sistema molto più complesso di quanto si possa immaginare. E uno degli elementi chiave di questo sistema sono i cosiddetti slot.
Cosa sono gli slot?
Gli slot, noti tecnicamente come CTOT (Calculated Take Off Time), rappresentano gli orari di partenza assegnati dal controllo del traffico aereo, che devono essere rispettati con precisione. Ma perché sono così importanti? Gli slot servono a garantire che lo spazio aereo non venga sovraccaricato, mantenendo la sicurezza sia per i voli che per i controllori del traffico aereo che li gestiscono.
In particolare, durante i periodi di maggiore traffico, come l’estate, il volume di voli aumenta esponenzialmente, portando a un sovraccarico degli spazi aerei. Per capire meglio, è utile sapere che il cielo è suddiviso in settori: immaginate delle scatole giganti, con confini sia verticali che orizzontali. Ogni settore è gestito da un team di controllori, il cui compito è coordinare gli aerei che transitano in quella porzione di cielo, garantendo che non entrino in conflitto. Ovviamente, ogni controllore può gestire un numero limitato di aerei contemporaneamente, e questa capacità è definita capacità oraria.
Il sistema di gestione degli slot
Il processo di assegnazione degli slot è gestito da un sistema centrale con sede a Bruxelles, che analizza tutti i piani di volo e calcola in tempo reale quali spazi aerei verranno interessati da ciascun volo. Quando un settore si avvicina al sovraccarico, il sistema assegna uno slot, ritardando la partenza di alcuni voli per evitare di superare la capacità oraria del settore. Questo sistema è particolarmente utile in condizioni di maltempo, quando gli aerei devono restare più a lungo in volo, aumentando la complessità della gestione.
Perché restare a bordo può essere vantaggioso
Un aspetto spesso frustrante per i passeggeri è il tempo passato fermi in aereo in attesa della partenza. Potrebbe sembrare controintuitivo, ma rimanere a bordo può essere nel migliore interesse dei viaggiatori. Facciamo un esempio pratico: immaginate di dover partire da Napoli per Ibiza con un volo programmato per le 12:00, ma il volo riceve uno slot e la nuova partenza viene fissata alle 14:30. Da quell’orario, l’aereo ha una finestra di tolleranza di -5/+10 minuti, ovvero può partire tra le 14:25 e le 14:40.
A questo punto, potreste chiedervi: “Perché non ci fanno scendere dall’aereo e ci reimbarcano poco prima della nuova partenza?” La risposta sta nel Ready Message, un messaggio che i piloti inviano alla torre di controllo una volta che l’aereo è pronto a partire. La torre, a sua volta, comunica al sistema centrale che l’aereo è pronto a muoversi nel giro di 10 minuti, e se si libera uno spazio aereo, l’aereo potrebbe partire prima del previsto, cancellando o riducendo lo slot assegnato.
Cosa fare durante l’attesa?
La cosa migliore da fare in queste situazioni è restare tranquilli e seduti. Grazie al sistema del Ready Message, le probabilità di partire in anticipo aumentano. Il viaggio, in fondo, è parte della vacanza, e gestire con calma anche queste piccole difficoltà può renderlo meno stressante e più piacevole.