Per essere un gattaro perfetto, basta seguire i consigli di Federico Santaiti

Con oltre ventinove mila follower, Federico Santaiti è il pet influencer più apprezzato sulla scena italiana.

Si è fatto conoscere con una serie di video in cui racconta le disavventure con Blacky, la micia che gli ha trasformato la vita e con la quale colleziona milioni di visualizzazioni.

Una vita da gattaro quella di Federico Santaiti che il 19 novembre 2019 ha pubblicato per Rizzoli “Fatti i gatti tuoi”, il suo libro d’esordio nel quale svela comandamenti, regole e consigli.

Ci si nasce o ci si diventa gattaro? Com’è la vita di un gattaro? Perché sono meglio i gatti di altri animali domestici? e tante altre curiosità le abbiamo chieste direttamente a Federico Santaiti che durante una chiacchierata telefonica ci ha portato nel mondo di un gattaro.

“Per diventare gattaro bisogna avere dei gatti. Quando inizi magari ne prendi uno, poi dici però da solo poverino quando sono fuori per lavoro come si fa? Ne prendi un altro per fargli compagnia e poi si arriva a tre” ha esordito così Santaiti il quale non ha nascosto di “avere due gatti al momento, ma prima erano quattro. Quando quattro gatti arrivano in casa, rivoluzionano completamente la tua vita”.

Ha ammesso che “Ci sono dei lati positivi e dei lati negativi nell’avere dei gatti come i soliti dispettini del gatto che oramai sono molto famosi. Ad esempio lui si farà le unghie sulla tua borsa preferita o si sdraierà sulla tastiera del computer nel momento in cui tu stai usando il pc o andrà a rovinarti tutte le tende, però ogni sua marachella in realtà viene nascosta e cancellata dall’amore e dall’affetto che si manifesta in tutto ciò che fa”.

Santaiti, infatti, non ha dubbi sulle mille qualità di un gatto e, anche se non ha mai avuto un cane, è fiero del suo essere gattaro. “Spesso si è vittima di luoghi comuni ossia che il gatto è un animale che sta per gli affari suoi, che non ti calcola e che non ti dimostra affetto. Io stesso, finchè non mi era entrata in casa questa gattina che mi ha partorito tre cuccioli, ero vittima dello stereotipo e se fino a quel momento mi avrebbero chiesto se preferissi un gatto o un cane avrei risposto quest’ultimo. Nel momento in cui è entrata nella mia vita come un tornado rivoluzionandola, ho potuto vedere come questi stereotipi e dicerie fossero appunto delle menzogne perché in realtà il gatto ti manifesta tantissimo affetto e tantissimo amore e tante volte devi dire addio alla privacy. È talmente affettuoso che ti insegue ovunque perfino in bagno dove lui si intrufola e nei momenti meno opportuni si siede lì vicino a te e ti guarda. Se per caso gli chiudi la porta, inizia il suo concerto di miagolii accompagnato dalle grattate sullo stipite della porta”.

Santaiti si sbilancia e cerca di abbozzare le regole del perfetto gattaro. “Per iniziare, un vero gattaro ha sempre i maglioni pieni di peli e quindi deve munirsi di apposito rullino rimuovi peli. È una costante dei gattari perché i gatti amano di solito sdraiarsi sui vestiti appena piegati e tante volte si intrufolano negli armadi. Aggiungo pure che si deve abbandonare l’idea che i propri oggetti a cui si tiene saranno sempre intatti. Mai lasciarli in giro perché il gatto tenderà ad appropriarsene, rovinandoli. Inoltre, un vero gattaro non lo è solo in casa, ma anche quando vede un gatto per strada o a casa di amici non può fare a meno di abbassarsi, fare le vocine e provare a chiamarlo a sé. Con l’avvento dei social, il perfetto gattaro ha la galleria piena di foto del proprio gatto o di altri. Questa è un’imprerogabile caratteristica. Se si è social non si può fare a meno di iscriversi ai vari gruppi che ci sono su fb o seguire le pagine a tema. E infine, credo sia più una patologia, ma chi ha un gatto in casa, non può fare a meno di collezionare oggetti di qualsiasi tipo a forma o raffiugranti un gatto”.

Sul successo dei gatti sui social, per Santaiti accade per due caratteristiche invariabili nei gatti ossia “gli occhioni ed il musetto che restano abbastanza invariati nel corso degli anni. Occhioni e musetti da cui noi umani rimaniamo spesso catturati come quelli del gatto con gli stivali in Shrek”.

E se si è indecisi sull’avere uno o più gatti, Federico Santaiti non ha dubbi: “Il gatto ti dà il modo di poter avere davvero un amico a 4 zampe che sa come prenderti e allo stesso tempo non è così impegnativo come il cane. Un gatto dà affetto inspiegabile, è capace di venire da te, capire che qualcosa non va, si adagia su di te ed è capace a ritmo di fusa di raddrizzarti una giornata iniziata col piede sbagliato. Lo consiglio a chi è solo o soffre di solitudine”.

Gattari di tutto il mondo, un gatto è per sempre!

Sandy Sciuto