Parigi-Roubaix: vince il belga Gilbert

La Parigi Roubaix è la corsa più famosa e dura tra le Classiche del Nord e anche l’edizione di quest’anno non ha fatto eccezione: oltre 265 chilometri di cui 54 sul pavé. La corsa è stata caratterizzata dal vento, ma fortunatamente, senza pioggia che avrebbe reso insidiosissimi i tratti in pavé.

Poco prima del primo tratto di pavè, parte una fuga di ben 23 corridori, tra cui gli italiani Trentin e Ballerini, oltre a Politt e Lampaert. Il gruppo controlla agevolmente fino a ricucire completamente il distacco.

La gara si accende ai meno 65 chilometri dall’arrivo: il belga Philippe Gilbert va all’attacco con il tedesco Politt (già nella fuga di giornata). All’inseguimento della coppia si lancia Peter Sagan, che uscendo dal gruppo dei migliori, raggiunge la coppia al comando con altri 3 corridori: lo sfortunatissimo Van Aert, Vanmarcke e Lampaert.

Van Aert è stato vittima di un problema meccanico in uno dei tratti più duri della corsa: Foresta di Arenberg. Qui ha perso contatto con il gruppo dei migliori ma  è riuscito a rientrare. In seguito, dopo aver cambiato bicicletta è caduto rovinosamente a terra perdendo ancora le ruote del gruppo di testa. Caparbiamente si è rialzato ed è riuscito a rientrare fino a far parte della fuga di Gilbert e Sagan.

Questo piccolo gruppo guadagna fino a un 1’15” sul gruppo principale dove si trova uno dei favoriti: Van Avermaet, che rimane fuori dai giochi per la prestigiosa vittoria finale.

Dal gruppo di testa, ai meno 20 dal traguardo, si stacca uno stanchissimo Van Aert. Poco dopo, sul tratto Carreforu de l’Arbre, Politt tenta un attacco a cui prontamente risponde il belga Gilbert. Non c’è nulla da fare per Sagan e Vanmarcke, penalizzato anche da un problema meccanico, che restano attardati dei due ex-compagni di fuga non riuscendo più a rientrare.

La coppia di testa riesce a guadagnare oltre 40” sui più immediati inseguitori, arrivando a giocarsi la vittoria all’interno del velodromo. All’ingresso della pista Gilbert si posiziona astutamente in seconda posizione in modo di poter controllare meglio il giovane avversario tedesco. Le gambe e l’esperienza del belga fanno la differenza e gli permettono di vincere agevolmente la Parigi-Roubaix, la quinta classica monumento dopo due Lombardia, un giro delle Fiandre e una Liegi-Bastone-Liegi

Il podio è completato da Lampaert. Al quarto posto si posiziona Vanmarcke che precede Sagan.

La Deceuninck-Quick-Step conquista la ventitreesima vittoria stagionale, mentre grazie a Gilbert, il Belgio conquista la prima vittoria nelle classiche del Nord di questa stagione.

Tommaso Pirovano