Ooparts: oggetti impossibili che non dovrebbero esistere

Ooparts, dall’acronimo inglese Out of Place Artifacts (reperti o manufatti fuori posto), sono quegli oggetti di difficile collocazione storica, sono tutti quei reperti archeologici o paleontologici che, secondo i dettami della scienza convenzionale riguardo al passato, si suppone non siano potuti esistere nell’epoca in cui le datazioni iniziali li attribuiscono. Numerosi ritrovamenti di questi strani oggetti, gli ooparts, sono stati catalogati come “fuori dal tempo” e mai riconosciuti dalla scienza ufficiale, ma la cui esistenza ed autenticità è indiscutibile, cosa che lascia pensare che le convinzioni canoniche sulla storia dell’umanità siano da rivedere e riconsiderare, forse dovremo riscrivere la storia, visto che questi oggetti testimoniano l’esistenza dell’uomo in epoche remote e l’esistenza di avanzate civiltà prima della nascita di tutte le antiche culture conosciute.

Le sfere di Wonderstone

Durante gli ultimi 30 anni i minatori della miniera d’argento di Wonderstone, in Sud Africa, hanno estratto dalla roccia diverse strane sfere di metallo, oltre 200, che sono state analizzate all’università di Witwaterstand, Johannesburg. Le sfere metalliche somigliano a globi appiattiti di circa sette centimetri di diametro, di colore blu acciaio con riflessi rossastri e all’interno del metallo ci sono piccoli puntini di fibre bianche. Sono fatte di una lega di nichel e acciaio, che in natura non si trova, e la composizione principale è di origine meteorica. Il fatto che rende la cosa ancora più misteriosa è che gli strati geologici dai quali sono state estratte le pietre risalgono ad almeno tre miliardi di anni fa. Aggiungendo mistero al mistero, Roelf Marx, responsabile del museo presso il quale sono custodite le pietre, dice che periodicamente esse roteano sul loro asse da sole.

Teschi forati da arma da fuoco

Nel Museo di Storia Naturale di Londra si trova un teschio datato circa 38.000 anni fa, periodo Paleolitico, rinvenuto in Zambia nel 1921. Sulla parete sinistra del teschio c’è un foroperfettamente rotondo. Stranamente non ci sono linee radiali attorno al foro o altri segni che indichino sia stato prodotto da un’arma appuntita, una freccia o una lancia. Nella parete opposta al foro, il teschio è spaccato e la ricostruzione dei frammenti mostra che il reperto è stato rotto dall’interno verso l’esterno, come si fosse trattato di un colpo di fucile. Gli esperti dichiarano che non può essere stato nulla di diverso da un colpo di arma da fuoco. Chi possedeva un fucile 38.000 anni fa? Ma non è l’unico enigma del genere, altro caso simile, questa volta riguarda un animale, nel Museo di Paleontologia di Mosca si trova un cranio perfettamente conservato di un bisonte dalle lunghe corna rinvenuto nella Yakuzia (Siberia orientale). Secondo i paleontologi tale specie sarebbe vissuta dai 30.000 ai 70.000 anni fa. Al centro della sua fronte è visibile un foro rotondo che, secondo alcuni studiosi, potrebbe essere stato causato da una pallottola!

Scheletri umani impossibili

Uno scheletro umano, anatomicamente moderno, citato dall’antropologo francese Gabriel de Mortillet nel suo libro “Il Preistorico”, è stato ritrovato nel Midi in Francia in una formazione rocciosa del Miocene, databile 25 milioni di anni fa. Si ha notizia anche di altri scheletri ritrovati in Svizzera a Delémont, in una formazione dell’Eocene databile 38 milioni di anni fa.

Impronta di 500 milioni di anni

Un ooparts incredibile è la più antica impronta fossile trovata nel giugno 1968 da William J. Meister, un collezionista di fossili. Quest’impronta è stata stimata antica di circa 300-600 milioni di anni: un sandalo che schiaccia un trilobite. Il sandalo che schiacciò il trilobite era lungo 10,5 pollici: il calcagno è leggermente impresso più della suola, come un’impronta di scarpe umane deve essere. Meister fece questa non comune scoperta durante una spedizione di ricerca di rocce e fossili ad Antilope Spring, 43 miglia ad ovest di Delta, Utah. Aveva già scoperto molti piccoli fossili di trilobiti quando Meister spaccò una lastra di roccia spessa più di due pollici con il suo martello e scoprì l’eccezionale impronta. I trilobiti erano piccoli animali invertebrati marini che si sono estinti circa 280 milioni di anni fa. Si pensa che l’essere umano sia comparso tra 1 e 2 milioni di anni fa e che abbia incominciato ad indossare scarpe e sandali solo da qualche migliaio di anni.

redazione