OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Okinawa Goju ryu: alle origini del karate. Intervista al maestro Francesco Sapienza

Nel sapere comune il karate è considerato come uno dei principali stili di combattimento del Giappone, ma generalmente ci sono molti aspetti che vengono ignorati riguardo questa disciplina. La sua storia è antica, complessa e stratificata: dalla derivazione dalle le arti marziali cinesi, alla formazione della scuola di Okinawa, fino alle sue molteplici evoluzioni. Per comprendere meglio il quadro, Social up ha intervistato Francesco Sapienza, 7 dan Jundokan, Maestro della Gobukan Dojo, a Catania, la principale scuola in Italia  dell’ “Okinawa Goju ryu”,  uno degli stili più antichi del karate, che ha mantenuto intatta la tradizione fino ad oggi.

Siamo in compagnia del Sensei (maestro in giapponese) Francesco Sapienza, che ha il suo dojo a Catania. Per prima cosa direi di cominciare proprio dallo stile che viene praticato in questa “palestra”: l’Okinawa Goju ryu. Com’è traducibile in italiano questo termine. Chi ne è stato il fondatore? Quali sono le sue radici e la sua storia?

Goju ryu letteralmente significa stile “duro e morbido così come le onde del mare che dapprima morbide si infrangono  dure sugli scogli. Il suo fondatore è stato Sensei Chojun Miyagi che dopo una serie di viaggi in Cina ha creato lo stile fondendo insieme il Karatè di Okinawa detto con il Kung Fu Cinese o stile della gru bianca . Ne è nata così un’arte con le caratteristiche forti del Te Okinawense e la fluidità di movimento del Kung Fu Cinese. L’Okinawa Goju ryu per le sue caratteristiche  fu anche chiamato lo stile  della Tigre nera ” KroToraken”.

Su cosa si basa al livello tecnico Il Goju ryu. Quali sono le differenze principali con gli altri stili del karate. Qual è la sua filosofia? L’Okinawa Goju ryu basa i suoi fondamenti su tecniche a corta distanza, a mani aperte, con l’usi di gomitate ,calci e ginocchiate, tecniche di proiezione e rottura… Utilizza vari strumenti per la rafforzare il fisico e le articolazioni, privilegia lo studio dei Katà (forme prestabilite di combattimento contro avversari immaginari) e del Kumitè (combattimento tradizionale a corta distanza e con contatto sia pur controllato). E’ una vera  arte marziale e uno stile di difesa personale (non ha caso è lo stile utilizzato dalla polizia giapponese) cosa che lo distingue dal comune e ben più noto Karatè sportivo praticato ai giorni d’oggi e scremato della sua componente tradizionale e marziale. Finalità dello stile è il benessere del proprio corpo e dello spirito, oltre che promuovere finalità di amicizia e fratellanza tra i suoi praticanti. La Scuola Madre che noi rappresentiamo al livello nazionale in Italia è la Jundokan di Okinawa.Passiamo al Gobukan di Catania, il suo dojo. In cosa consistono gli allenamenti? Qual è il loro scopo? Come funziona la “gerarchia” all’interno del Goju ryu? Come si ottengono Dan e Cinture? Quali sono le qualità che deve possedere un vero praticante di questo stile?

Al Dojo ci alleniamo tre volte la settimana . Esistono corsi per principianti e avanzati. Ci si allena secondo i canoni del karatè tradizionale con l’uso di attrezzi tipici di Okinawa, e lo studio attento delle tecniche  di braccia e gambe, degli spostamenti, dei Katà e del combattimento in tutte le sue forme. Una volta l’anno è prevista una sessione di esami per le cinture colorate mentre per i Dan (i gradi della cintura nera) il tempo varia secondo il grado. E’ possibile anche fare esami a Okinawa o durante i seminari europei con la commissione tecnica della Jundokan. I nostri gradi rilasciati al Dojo ovviamente sono riconosciuti in Giappone e ad Okinawa. La gerarchia all’interno del Dojo tiene conto del rispetto del grado, dell’età e delle caratteristiche dei singoli allievi .La costanza insieme alla passione per gli allenamenti sono le  virtù fondamentali che un praticante deve avere così come spirito di sacrificio e pazienza per poter praticare.

Parliamo del rapporto tra Catania e il Giappone. Chi ha portato a Catania questa scuola? Come mantenete i contatti con Okinawa? Quali sono i legami con le altre scuole d’Italia e d’Europa? Ci sono manifestazioni che vi vedono riuniti?

Noi siamo per la Jundokan di Okinawa  la scuola di riferimento in Italia. Nel 1978 Muramoto Masaki Sensei importò questo stile proprio a Catania. Io praticamente iniziai il mio apprendimento con lui e fui uno dei suoi primi allievi. Rimasi con lui  sino al 2004 epoca in cui divenni allievo del suo Maestro, Yogi Yusuke Sensei, sino agli ultimi suoi istanti di vita e dal quale ebbi l’incarico di proseguire gli insegnamenti e la diffusione dello stile. Per questo quasi ogni anno la Gobukan Catania organizza viaggi a Okinawa allo scopo di  approfondire ulteriormente e rinsaldare la conoscenza dell’ Okinawa Goju ryu con i Sensei del Direttivo tecnico e capiscuola di fama internazionale come Y. Miyazato, direttore della Jundokan, Tetsu Gima e Tsuneo Kinjo. I legami con le altre scuole sono ottimi tanto è che ogni anno si organizzano raduni internazionali detti “Gasshuku” sotto la guida del sopra citato Direttivo tecnico della Jundokan di Okinawa e attraverso i quali  si scambiano le esperienze tecniche ai vari livelli tutto sempre in nome dell’amicizia e della fratellanza che lega le scuole facenti parte della Jundokan di Okinawa.

Quali sono gli obiettivi e i piani della scuola per il futuro

Gli obiettivi sono quelli di offrire un valido riferimento ai giovani e ai meno giovani, adulti, uomini, donne, ragazzi e bambini, in un epoca con scarsi riferimenti etici, culturali oltre che morali. L’essere federati a livello nazionale con la “FIJLKAM” (la più importante federazione italiana di karatè) ci permette la partecipazione a gare e manifestazioni anche sportive al fine promuovere cosi lo scambio e il confronto tecnico anche con stili differenti. Obiettivo principale resta comunque quello di diffondere  sempre di più lo stile e favorire l’interesse e il culto per il Karatè tradizionale e il  rispetto per il lavoro, lo studio e l’amore per la famiglia.

6) Lei è anche medico, oltre che Sensei. Quali pensa siano i benefici e le attrattive del Goju ryu per tutti coloro che volessero intraprendere questa disciplina?

L’Okinawa Goju ryu è uno stile che oltre ad essere un efficace mezzo di difesa personale, è metodo sicuro per sviluppare autocontrollo e disciplina interiore, tiene conto come già detto del benessere psicofisico del praticante . Le tecniche usate e allenate sono quasi tutte prive di effetti nocivi per la salute. Al contrario, viene rafforzato il corpo nel suo sistema scheletrico, articolare e muscolare e nei suoi apparati in generale e questo grazie alla particolare tipologia di allenamento e allo studio di specifiche tecniche di respirazione che rendono questo stile unico nel suo genere.

Francesco Bellia