coming out zio benny

“Odio i Giveaway e non ho mai vinto niente!” Raccontalo a zio Benny

“Ehy zio Bè,
ma tu partecipi ai giveaway? Hai mai vinto qualcosa?”
In risposta ad una Instagram Story @beautyAng****4

Carissima, sarò franco di cerimonie. ODIO I GIVEAWAY! In realtà ho iniziato a odiarli da quando si sono trasformati in una sottospecie di Catena di Sant’Antonio 2.0 e intasato le mie notifiche. Penso sempre possa essere una notifica di Simone Marchetti di Vanity Fair che dopo aver letto un mio pezzo abbia lasciato un commento e, invece, mi ritrovo taggato in un concorso a sorteggio per provare a vincere una borsetta che manco mi piace!

Procediamo con ordine. Il giveaway, per chi non lo sapesse, è una specie di concorso che negli ultimi tempi sta spopolando, in particolar modo su Instagram, ad opera di brand o attività che hanno intenzione di accrescere il numero di seguaci e arrivare alla tanto agognata POPOLARITA’. Più il premio risulta succulento più la mole di reaction diventa elevata. I premi possono essere di qualsiasi natura: scarpe, borse, creme, sconti importanti sugli acquisiti e adesso si sono “giveawayevoluti” anche per servizi quali tatuaggi, piercing, percorsi benessere e prestazioni di dubbia natura!

Le regole per partecipare sono semplicissime. Segui e fai seguire! Invita tutti i tuoi amici, lascia il numero di tua nonna, ricondividi, fai una giravolta e falla un’altra volta. Non ci sono limiti, spamma a più non posso intasando le notifiche dei tuoi amici e mostra a tutti la tua poragine e l’accanimento per diventare il fortunato vincitore che si aggiudicherà un premio da urlo.

Fatto una tantum, questa faccenda non risulterebbe neppure tanto noiosa, anzi potrebbe risultare anche simpatica come una lite tra Gemma e Tina. Ormai, però, questa storia dei giveaway è diventata una vera e propria strategia di marketing.

Se è vero che chi li indice accrescerebbe il volume dei propri contatti, chi vi partecipa, invece, mostra sempre più un accanimento terapeutico alla causa. Oltre ai partecipanti seriali, sono sorti veri e propri gruppi che segnalano ogni sorta di giveaway in corso d’opera. Una situazione a loop spazio – temporale proprio come quando mia madre decideva di rifilarci ogni giorno sempre la stessa merendina, in modo da poter ritagliare i suoi dannati punti per riempire una scheda e ricevere un bollitore da latte o una pila di piatti.

Vere e proprie catene di sant’Antonio 2.0. Ricordo quando ai tempi degli SMS si riceveva una sorta di scongiuro che se non inoltrato obbligatoriamente a 10 amici, uno tsunami avrebbe travolto noi, le nostre famiglie compreso la nonna e il gatto. Diavolerie che all’epoca avevano l’unico scopo di prosciugare le promozioni da 100 minuti e 25 sms al mese.

Tra l’altro, considerando la mole di notifiche che hanno urtato la mia stabilità mentale, ho fatto una ricerca. Molti giveaway risulterebbero non in regola. Per quanto la legge sia ancora povera in materia di giveaway, pare che concorsi a premio che superano un determinato valore debbano essere regolati da un notaio. Dubito fortemente che ciò avvenga in tutti i casi. Quindi tutti gli sfortunati non vincitori potrebbero pensare di indagare e nel caso procedere legalmente!

L’unico Giveaway al quale sicuramente parteciperò sarà quello che mi permetterà di vincere un volo per l’Australia con cena e pernottamento tête-à-tête insieme a Chris Hemsworth, in slip aderenti però!

Dunque faccio un appello! Non TAGGATEMI più in alcun giveaway che non preveda il mio Chris! Potete però taggarmi nei vostri commenti, e continuare a scrivermi a [email protected] o su IG @ilpuntodellaquila.

Benito Dell'Aquila