Nuovo DPCM: ecco cosa succederà e quanto durerà

Il nuovo DPCM è forse l’ultimo DPCM prima del nuovo tanto decantato secondo lockdown. Dopo le immagini viste ieri a Napoli, siamo sicuri che queste decisioni non saranno ben viste da buona parte della società, ma secondo quanto analizzato dal team di esperti nominato dal governo è molto probabile che certe scelte siano fondamentali per prevenire una nuova gravosa pressione sulle strutture sanitarie del nostro Paese.
“Ci aspettano giorni difficili nelle prossime settimane” aveva anticipato Conte nel pomeriggio che invitava gli italiani a non abbassare la guardia, anche se il Ministro Boccia (positivo al Covid) aveva scongiurato l’ipotesi di un imminente nuovo lockdown, nel pomeriggio a Sky TG24.

Dopo quasi 20.000 nuovi casi e 151 nuovi decessi, le misure da dover prendere sembrano urgenti, sicuramente più urgenti di quanto si pensava pochi giorni fa quando Conte annunciava le misure del precedente dpcm dove invitava le palestre a “mettersi in regola” entro una settimana.

Secondo quanto trapela da fonti vicine al governo, la bozza prevede la chiusura anticipata di bar e ristoranti, che alle 18 dovranno chiudere la loro saracinesca e non solo, sempre secondo quanto emerge, anche nel weekend ristoranti, bar, gelaterie e pub dovranno essere chiusi per tutta la giornata.

Non sarà più permesso lo svolgimento di alcun tipo di festeggiamento in forma pubblica, né privata e decade il concetto di “6 persone”, poiché i cittadini saranno invitati a non accogliere più persone estranee al nucleo di conviventi, anche presso la propria abitazione privata.
Oltre alla ristorazione, arriva un altro duro colpo dato dalla conferma dello stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi.

Per concludere quelle che sono le anticipazioni, aspetto molto importante è quello relativo al tema “scuole”. Le attività didattiche ed educative per materne, elementari e medie continueranno a svolgersi in presenza per come già autorizzato dai precedenti DPCM, mentre le scuole superiori dovrebbero iniziare ad adottare la didattica a distanza per il 75% delle attività, contro il 25% che si continuerà a svolgere in presenza su tutto il Paese.

Contestualmente alla “chiusura” di alcuna parte delle scuole è previsto anche lo stop per gli sport di squadra per bambini e adolescenti.

Ancora non è chiaro quando cesseranno di avere effetto queste disposizioni, dato che le voci anticipano che del nuovo DPCM sarà prevista una definizione generica “fino a novembre” che probabilmente presto sarà resa più chiara dallo stesso Premier Conte che come solitamente accade potrebbe intervenire per argomentare e spiegare le motivazione di quello che non è un lockdown, ma qualcosa di molto simile.

Andrea Calabrò