Non scrivete poesie, fate l’amore per carità!

Di Andrea Colore per Social Up

Volete rimorchiare una ragazza? Volete conquistarla con una poesia? Uomini: ma che ne sapete voi di poesia? E donne: siete proprio sicure che il vostro uomo voglia essere un inguaribile romanticone? Ricordatevi che se vi dedica il “Bacio” di Hayez , forse non è il caso di portarlo all’altare, considerando che è ormai risaputo che quel quadro è l’emblema del romanticismo non perché due persone di baciano, ma perché è l’allegoria degli accordi di Plombiers fra Savoia e Francia contro l’Austria.
Se non ci avete fatto caso, verde, bianco, rosso e azzurro sono i colori dell’Italia. Sorpresi? Non è  molto romantico sapere che dietro il vostro amore eterno altro non c’è che un trattato politico. È un po’ come se di questi giorni portaste la vostra ragazza fuori a cena, la guardaste negli occhi e le sussurraste: “Amore: sei bella come gli eurobond”. E la libido giù…
Le parole, signore e signori, bisogna conoscerle! Molti messaggi amorosi che oggi spopolano su internet nascono con intenti ben diversi da quelli che siamo abituati ad attribuire loro. Pertanto, se volete conquistare una donna, evitate di riempirvi la bocca per niente.
Prendiamo un esempio. Quanti di voi hanno dedicato alla propria bella il famoso verso di Dante “Amor che a nullo amato amar perdona”. Bene: traducetelo! La vostra donna si scioglie perché sente la parola “amore” cosi tante volte ad una distanza talmente tanto ravvicinata che non si raccapezza più ed è disposta a darla alla persona che, a detta sua, è la più romantica del mondo.
Tutto l’episodio di Paolo e Francesca ha un fondo di critica politica nei confronti della famiglia regnante di Rimini, i Malatesta, molto forte, famiglia a cui apparteneva Paolo e il suo uccisore Gianciotto lo sciancato. Dante odiava i Malatesti: la storia d’amore più bella della Commedia è un bieco mascheramento di una forte accusa politica agli alleati della famiglia fiorentina dei Donati, acerrimi nemici di Dante. Anche il verso “Galeotto fu il libro e chi lo scrisse”, interpretato come la ragione che spinge i due amanti a baciarsi, non è quel che sembra: il “galeotto” è il colpevole, condannato a remare nelle galee o galere, cioè delle navi.
Quello che i due stanno leggendo è una storia d’amore proibita, lesiva per i giovani. Un “vietato ai 18” ante litteram, insomma…
Con il passare del tempo, molti versi della Commedia e di altre opere sono stati travisati e romanzati oltre misura, sovvertendo il significato originario che il poeta voleva comunicare. Pensate a Petrarca, per esempio. “Pace non trovo, non ho da far guerra” è uno dei sonetti forse più belli e più famosi del Canzoniere. Il fuoco e il ghiaccio, il cielo e la terra che combattono in un eterno scontro per rappresentare l’animo travagliato dell’amante e i suoi sentimenti contrastanti per Laura.
Se c’è un poeta da cui è meglio stare alla larga per le faccende amorose è proprio Petrarca: una fenomenologia amorosa del genere non trova il suo centro nell’amore non corrisposto, ma in un più profondo significato religioso. Di amore, in sostanza c’è poco o nulla: ciò che preme a Petrarca è Dio, non Laura (di cui scriverà che forse è meglio fosse morta…).
Ma facciamo un salto di 600 anni, pensiamo a D’Annunzio: “Piove sui nostri volti silvani, piove su le nostri mani ignude, sui nostri vestimenti leggeri, sui freschi pensieri che l’anima schiude novella, su l’anima bella che ieri t’illuse, che oggi m’illude, o Ermione”. Liberi pure di sostituire il nome di Ermione, sempre che la vostra donna accetti di essere la protagonista di un amplesso degno quasi di PornHub…
Alcune interpretazioni de “La pioggia nel pineto” vorrebbero leggere dietro all’esprienza di contatto con la natura un rapporto sessuale di proporzione talmente gigantesche e di tale forza vitale da investire tutta la natura! In fondo i malleoli che si intrecciano, le dita che si stringono, le mani nude, i pianti di piacere e l’andar “di fratta in fratta or disgiunti e or congiunti” cos’altro sono se non evidenti allusioni a un brutale rapporto fatto all’aria aperta? E poi: è tutto bagnato…
Come è difficile scegliere le parole per conquistare una donna. Meglio provare con un bel prosciutto o un salame! L’insaccato! Cosa avete capito? Vedete quanto è difficile scegliere le parole? Quindi: prima di fare l’amore, fate un po’ di poesia se volete fare i romantici. Se invece volete fare solo l’amore chi ve lo impedisce? La poesia, a volte, non è tutto…
Andrea Colore