Nasce Travel For Activism, tra turismo e impegno sociale. L’intervista alla startup ORMA Guides

Viaggiare non è solo esplorare nuovi luoghi, ma può diventare un’opportunità per lasciare un segno positivo. È su questa idea che nasce Travel For Activism, un progetto che unisce turismo e impegno sociale, offrendo esperienze guidate da attivisti ed esperti per formare una nuova generazione consapevole, pronta a prendersi cura del Pianeta e delle persone.

L’iniziativa è firmata ORMA Guides, una realtà specializzata in viaggi esperienziali a tema sociale e ambientale, in collaborazione con Apical Moving People, tour operator e community che connette individui e organizzazioni attive nell’attivismo e nell’innovazione sociale.

L’obiettivo è trasformare ogni viaggio in un’esperienza di crescita e cambiamento, non solo per chi parte, ma anche per le comunità che accolgono. Partecipare significa entrare in contatto con esperti locali, contribuire a progetti di impatto e portare a casa una nuova visione del mondo. Un turismo che va oltre la scoperta, diventando un’opportunità concreta per agire, connettersi e costruire un futuro più sostenibile.

Abbiamo intervistato ORMA Guides per farci raccontare meglio il progetto e per capire come si stia muovendo il mondo del turismo.

ORMA Guides punta ad un turismo alternativo. Cosa rende il vostro progetto diverso dal turismo sostenibile tradizionale?

La risposta è semplice: il turismo sostenibile, come comunemente inteso, non esiste ancora. Inoltre, viaggiare non è un diritto, ma un privilegio, che va vissuto con consapevolezza e responsabilità. Nei nostri viaggi, sono gli attivisti a progettare e guidare esperienze legate alle cause che ritengono importanti, portando i partecipanti a vedere il mondo con occhi nuovi e ispirandoli a fare la propria parte. Per noi, essere attivisti significa impegnarsi attivamente per un cambiamento positivo, prendendosi cura di qualcosa: dall’ambiente ai diritti umani, all’energia sostenibile, alla tutela delle comunità, alla promozione del benessere personale. I nostri itinerari combinano turismo lento, cammini, esperienze di volontariato, trekking naturalistici e esplorazioni urbane. Ce n’è per tutti i gusti.

@ORMA Guides

Spesso il turismo responsabile viene visto come un’opzione di nicchia o elitaria. Come si può rendere questa filosofia di viaggio più accessibile e scalabile per un pubblico più ampio?

Non c’è dubbio che viaggiare non sia un atto neutrale, né un diritto universale, ma un privilegio. Viaggiare con noi significa usare questo privilegio per incontrare chi affronta i problemi più urgenti del nostro tempo con azioni concrete, scoprendo che l’attivismo non è una parola lontana, ma una realtà che possiamo toccare con mano. Usare il privilegio del viaggio significa anche estendere questa mentalità al quotidiano. Prendersi cura dell’ambiente, della società e di sé stessi è la base dell’attivismo che vogliamo promuovere. I nostri viaggi di gruppo sono pensati per ispirare l’azione, favorire connessioni autentiche e generare un impatto positivo. Offriamo esperienze che cambiano la prospettiva e ti integrano in una comunità di attivisti, facendoti sentire consapevole della tua capacità di fare la differenza.

Chi può partecipare ai vostri viaggi e cosa si deve aspettare dall’esperienza?

Chiunque può partecipare ai nostri viaggi. Offriamo consulenze personalizzate per aiutare ogni persona a scegliere l’esperienza più adatta, tramite una chiamata o una mail, e siamo sempre disponibili per chiarimenti. In generale, i viaggi sono pensati per tutti, ma per le famiglie, ad esempio, viaggi in alta quota richiedono una valutazione più attenta. Cosa significa viaggiare con ORMA? Significa vivere un’esperienza che va oltre il turismo tradizionale, immergendosi nelle storie autentiche dei luoghi e delle persone. Ogni itinerario racconta le identità, le passioni e le sfide delle comunità locali, creando un forte senso di connessione e appartenenza. Non ti diremo dove andare, perché quelle informazioni si trovano facilmente altrove. Ti aiuteremo a capire perché succedono certe cose, cosa accade dietro le quinte e come puoi contribuire al cambiamento positivo. I viaggi ORMA sono pensati per lasciare un segno. Selezioniamo attività, alloggi e ristoranti che rispettano i principi di inclusività, sostenibilità e impatto positivo. Ogni esperienza diventa un’opportunità di scoperta e di impegno, in cui i viaggiatori contribuiscono attivamente al benessere delle comunità locali.

Privilegiamo mezzi di trasporto sostenibili, come treno, bus e bici, e usiamo l’aereo solo quando indispensabile. Evitiamo i circuiti turistici di massa, per riscoprire luoghi autentici e creare connessioni genuine.

Il valore aggiunto? Le nostre guide sono giovani attivisti, esperti del territorio e delle sue sfide. Con passione e consapevolezza, trasformano ogni tappa in un’occasione di crescita, confronto e scoperta di realtà fuori dai circuiti convenzionali. Viaggiare con ORMA è un atto di cura verso il mondo, dove ogni scelta genera un impatto positivo, creando un circolo virtuoso che rigenera i luoghi e le persone che li attraversano.

L’over-tourism è un problema crescente. Come i vostri itinerari contribuiscono a ridurne l’impatto?

L’over-tourism e il turismo di massa sono ormai problemi urgenti. Ciò che un tempo era un’opportunità di scoperta, oggi minaccia le stesse realtà che dovrebbe proteggere. Entro il 2050, gli arrivi turistici potrebbero arrivare a 3 miliardi, un aumento esponenziale rispetto ai 25 milioni del 1950 (Fonte: Statista). Questo ha comportato gravi conseguenze: spopolamento delle aree locali, gentrificazione e perdita di cultura e identità delle comunità.

Per contrastare questo fenomeno, ORMA Guides  si impegna a viaggiare in bassa stagione il più possibile, esplorare destinazioni meno conosciute, sostenere le economie locali acquistando prodotti artigianali e consumando cibo locale. E forse la cosa più importante, rispettare le tradizioni e le usanze locali. I nostri viaggi non sono costruiti sulla destinazione specifica, ma ogni itinerario affronta temi cruciali come sostenibilità, diritti civili, cultura locale ed economia responsabile, offrendo esperienze dirette dove i partecipanti contribuiscono attivamente al cambiamento.

@ORMA Guides

Come vedete il futuro del turismo responsabile?

Il futuro del turismo responsabile è in continua evoluzione, con una crescente enfasi su sostenibilità, impatto sociale e autenticità. La vera sfida sarà coinvolgere tutte le parti dell’industria turistica in questo cambiamento, senza lasciare il peso del cambiamento solo sui consumatori finali. L’industria stessa deve essere protagonista nell’incentivare un turismo più responsabile.

Speriamo che il turismo rigenerativo diventi uno standard, andando oltre la semplice “sostenibilità” e riduzione dell’impatto negativo. Dobbiamo puntare a un turismo che contribuisca attivamente alla rigenerazione degli ecosistemi e delle comunità locali. I viaggiatori possono essere coinvolti in progetti di conservazione, ripristino ambientale e sviluppo sostenibile, anche solo per una parte della loro vacanza, portando a un impatto positivo concreto.

Secondo voi, quali saranno le sfide principali da affrontare nei prossimi anni e come i viaggiatori possono diventare parte della soluzione?

Il turismo è una delle industrie più impattanti al mondo e le sfide aumenteranno. Tra le principali difficoltà ci sono l’impatto ambientale, con le emissioni di carbonio dei voli e il degrado degli ecosistemi; l’eccessivo afflusso di turisti in alcune destinazioni, che danneggia infrastrutture e patrimoni culturali; le disuguaglianze economiche, dove i benefici non arrivano sempre alle comunità locali; e la gestione dei rifiuti, in particolare la plastica monouso. Una delle sfide che ci sta più a cuore è la perdita di identità culturale delle popolazioni locali. Con ORMA lottiamo contro la mercificazione della cultura e l’omologazione delle esperienze turistiche, che spesso portano alla perdita delle tradizioni e dell’identità locale. Nei nostri viaggi, cerchiamo sempre esperienze culturali autentiche, imparando la lingua locale, approfondendo la storia del luogo e evitando attività che sfruttano o banalizzano la cultura. È questo che un viaggiatore consapevole può e dovrebbe fare.

Valentina Brini