Moda lunare: le passerelle verso lo spazio da più di cinquant’anni

“Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità” è la celeberrima frase pronunciata da Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Cinquant’anni fa, esattamente il 20 luglio del 1969. La moda poteva rimanere indifferente a questo “enorme passo”? Ovviamente no! Da mezzo secolo ormai, stilisti e designer, si ispirano e dedicano collezioni a questa incredibile impresa.

Prima che Armstrong sbarcasse effettivamente sulla luna, l’idea di una moda “lunare” e ispirata allo spazio in generale era nell’aria da tempo. Già nel 1964, infatti, Courrèges presenta la collezione “Space Age”. Le sagome degli abiti si geometrizzano: triangoli, trapezi, quadrati si sostituiscono alle linee arrotondate degli anni cinquanta. Materiali prediletti: tessuti rigidi, tra cui plastica e vinile, adatti a costruire i volumi “duri” voluti dal couturier. Per quanto riguarda i colori invece, oltre ovviamente alla bicromia bianco e nero, i preferiti sono i colori primari: rosso e giallo, sempre accesissimi e metallizzati, perfettamente innaturali. André Courrèges può essere definito il pioniere dello “space style”, protagonista della moda anni sessanta.

André Courrèges

La passerella verso lo spazio continua poi con Pierre Cardin, che, negli stessi anni di Courrèges, presenta anche lui la sua “collezione spaziale”. Caschetti, minigonne in vinile e occhiali giganti, circolari, che fanno sembrare le modelle quasi degli alieni.

Pierre Cardin

Impossibile poi non citare Paco Rabanne, che nel 1968 veste Jane Fonda al cinema nei panni dell’eroina supergalattica “Barbarella”. Tutine in plastica, metallo e alluminio; gli stessi materiali che utilizzerà anche nelle sue collezioni di quegli anni, aspramente criticate da Coco Chanel, che lo definirà “il metallurgico della moda“.

Paco Rabanne

Nel 1969, la scienza trasforma in realtà ciò che ormai da qualche anno la moda immaginava con le sue creazioni. Lo spazio e la luna non sono più così lontani e irreali. La “moda lunare” continua la sua invasione delle passerelle a gonfie vele.

Nel 1970, Giancarlo Zanatta lancia i Moon Boot, doposcì ispirati agli stivali indossati dagli astronauti, che hanno un enorme successo (che continua ancora oggi!) e anche la madrina della minigonna, Mary Quant, manda in passerella modelle con cappelli con le antenne. C’è poi la moda metallica di Thierry Mugler, con capi che sembrano piuttosto delle armature futuristiche, con spalline giganti.

L'”allunaggio fashion” continua anche in tempi più recenti. Dalla collezione “Space Fashion” di Josè Miro del 2008 fino alla sfilata della collezione autunno/inverno 2018 di Chanel, quando un vero razzo ha preso il decollo dal centro della passerella.

Cinquant’anni fa gli stilisti immaginavano noi, abitanti del futuro post-allunaggio, vestiti di metallo e plastica. La realtà non è così, ma l’ultima parola non è ancora detta. Luna, spazio e viaggi interstellari continuano ancora oggi a ispirare e influenzare il mondo della moda.

Giulia Storani