Ma Rainey’s Black Bottom su Netflix: Ready for Oscar 2021?

In lizza per gli Oscar 2021Ma Rainey’s Black Bottom, disponibile su Netflix è una pellicola candidata a ben 6 statuette: Miglior attore protagonista  a Chadwick Boseman, Miglior attrice protagonista a Viola Davis, Miglior scenografia, Miglior Costumi e Miglior trucco.

Film dall’impianto fortemente teatrale e tratto dall’omonima opera teatrale di August Wilson, Ma Rainey’s Black Bottom brilla per le performance artistiche degli interpreti, per la forza e la sagacia dei dialoghi. 

Indubbiamente Chadwick Boseman, attore recentemente scomparso, celebre per aver interpretato Black Panther, è la scintilla geniale di questo film. Levee, il personaggio  da lui interpretato, infatti, è il motore della pellicola e la figura che aziona gli scontri verbali e fisici con i personaggi del film. Ricolmo d’ira, dolore, rivendicazione, talento artistico, il giovane, arrogante, sofferente e talentuoso musicista dovrà scontrarsi presto con la mamma del blues, Ma Rainey (Viola Davis).

La donna, prima cantante nera a portare in radio il blues, viene attesa dai musicisti della band, in uno studio di registrazione a Chicago, luogo il cui il film è interamente ambientato.

La prima parte del film descrive l’attesa della cantante da parte del gruppo. Si tratta di una diva dal forte carattere, celebre per i suoi capricci. Fin da subito il film diretto da George C. Wolfe mostra, affianco ad una componente teatrale una stretta connessione con il musical, lì dove evidenzia  le prove eseguite dai musicisti.

Sotto questo aspetto davvero molto curata la parte musicale della pellicola.

Il titolo del film fa riferimento al brano Black Bottom, non a caso. E’ proprio su tale brano, di cui Levee ha eseguito un nuovo arrangiamento, che nasce infatti un contrasto con la cantante Ma Rainey, la quale, al contrario dei produttori dello studio, vorrebbe suonare la sua versione e non la nuova realizzata dal giovane e spavaldo musicista.

Il brano è in realtà metafora di qualcos’altro. La testardaggine di Ma Rainey nell’eseguire la propria versione, infatti, così come i suoi capricci, di cui tutti, dai musicisti ai produttori sembrano succubi, non sono che uno strumento di difesa contro il becero sfruttamento da parte dei bianchi del talento e dell’estro creativo dei musicisti di colore, cui viene riconosciuto ben poco e di cui viene fatta razzia.

Al centro del film dunque una tematica razziale, che è ha un legame indissolubile tuttavia con la musica. Questo è senza dubbio un pregio del film: il collegare l’unicità della musica e lo status di artista, così come il dolore insito nella musica blues, che nasce e viene cantata anche per esprimere la malinconia dell’anima, con la discriminazione, l’indifferenza e con il mancato riconoscimento del vero talento.

Al ritmo non veloce, ma, appunto, teatrale della pellicola, si aggiunge un’esplosione finale, repentina e drammatica dei conflitti.

Film di pregio per le notevoli interpretazioni e per la qualità della sceneggiatura, Ma Rainey’s Black Bottom, nella sua sobrietà scenica, dalla bella fotografia patinata anni 20′, deve molto al talento degli attori.

Chadwick Boseman è senz’altro favorito come Miglior attore, un oscar postumo, degno riconoscimento per un giovane di grande talento, di cui questo film, come anche Da 5 Bloods, rappresentano dei “testamenti” attoriali non di poco conto.

Più aperto il discorso riguardante Viola Devis, pur bravissima in questo film. L’attrice infatti compete con Vanessa Kirby (fresca di Golden Globe per Pieces of Woman), Francis McDorman per Nomadland e Carey Mulligan (Una donna promettente).

 

Francesco Bellia