L’ultimo modello di scanner per la verifica della temperatura nelle scuole è il bidello scanner

Viene da pensare ma sarà una bufala? In un video diventato virale sul web, si può notare come in una scuola in provincia di Napoli è in vigore un metodo “alternativo” per verificare se gli studenti hanno la febbre superiore a 37.5°: invece di utilizzare il termoscanner – come impongono le misure anti-Covid – si userebbe la mano sulla fronte, alla vecchia maniera. La notizia si è diffusa grazie ad un video postato su YouTube che sta facendo il giro del web: nelle immagini si vede chiaramente un uomo (probabilmente un bidello, il custode o un assistente) appoggiare la mano sulla fronte dei ragazzi disposti in fila indiana, tra l’altro senza la distanza di sicurezza di almeno un metro prevista dai decreti ministeriali. Il video ha scatenato sdegno, clamore ma anche commenti ironici e il conduttore radiofonico partenopeo Gianni Simioli sta cercando di far luce sulla vicenda. Non è stato ancora chiarito se il video del custode che misura la febbre toccando la fronte dei ragazzi sia uno scherzo oppure no. Quello che è certo è che le immagini sono incontrovertibili: si vedono chiaramente ragazzi e ragazze adolescenti in fila indiana sottoporsi uno alla volta alla misurazione delle febbre con il metodo più antico, e non con il termoscanner come invece si dovrebbe fare. Il video in questione è stato girato in provincia di Napoli e su di esso la trasmissione radiofonica “La Radiazza” sta cercando di fare chiarezza.

Questo metodo, infatti, è assolutamente contrario alle norme igienico-sanitarie di prevenzione del coronavirus, che negli ambienti scolastici dovrebbero essere ancor più rigorose. In realtà, i protocolli nazionali prevedono che sia onere delle famiglie misurare la temperatura dei figli prima di portarli a scuola e non all’ingresso della stessa. Il motivo è semplice: i ragazzi con febbre uguale o superiore a 37.5° non devono uscire di casa, potendo accedere alla didattica online. Questo è il metodo più sicuro per evitare il contagio a macchia d’olio in classe. Tuttavia i dirigenti scolastici, se lo ritengono opportuno, possono prevedere misure ulteriori e più severe, come appunto un secondo controllo della temperatura all’ingresso della scuola. Ovviamente questo deve avvenire tramite termometro ad infrarossi, quindi senza contatto diretto con la pelle, e non come mostrano le immagini del video.

Alessandra Filippello