Londra dopo la Brexit: ecco cosa sapere

Con la vittoria del conservatore Boris Johnson, dal 31 gennaio 2020, ore 24, il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea. Ma qual’è il volto della Brexit per coloro che decidono di viaggiare nel Regno Unito? Londra è una delle città in assoluto più amate, meta di lunghi fine settimana tra amici e non solo. Prima della Brexit l’unica cosa a cui pensare era il denaro. Perché comunque i nostri vicini inglesi avevano mantenuto l’uso della sterlina e dell’Euro non ne avevano neanche voluto sentir parlare.
Ma con la Brexit sono cambiate diverse cose. Il Regno Unito non farà più parte dell’area di libera circolazione di persone e merci. Quindi se volete andare a Londra, fare un giro della Scozia o scappare a Glasgow, sappiate che dovete pensare a due cosine in più oltre alle sterline.
State comunque sereni. Per tutto il 2020 non cambia nulla. Un periodo di transizione era piuttosto doveroso. I veri cambiamenti saranno dal 1° gennaio 2021.

Il visto

E’ la prima vera e propria rivoluzione. Coloro che decideranno di recarsi in UK dovranno essere muniti di visto elettronico, da conseguire almeno 3 giorni della partenza. Per ottenerlo sarà necessario seguire una procedura molto simile a quella per ottenere l’ESTA (Electronic System for Travel Autorization) che consente l’ingresso negli U.S.A.. Ad oggi il costo dell’ESTA è 14 dollari. Non si ha ancora idea di quanto possa costare il futuro visto per entrare in UK.

Il visto potrà essere massimo della durata di 3 mesi. Dopodiché sarà necessario un permesso di lavoro per trattenersi ulteriormente nel Regno Unito.

Il passaporto

Ovviamente sarà necessario anche quello. La semplice carta d’identità, sia questa cartacea o elettronica, non sarà sufficiente per garantire l’accesso nel Paese. Anche questa novità è in vigore dal 1° gennaio 2021.

L’assicurazione sanitaria

E’ forse uno dei tasti più dolenti.
Mentre prima, grazie alla nostra tessera sanitaria potevamo usufruire di qualsiasi servizio di sanità pubblica, questo non sarà più possibile finito il periodo di transizione. Almeno così pare dalle linee guida del governo britannico. A questo punto è vivamente consigliabile stipulare un’assicurazione privata sanitaria che rimborsi le spese mediche sostenute in caso di bisogno.

Il roaming telefonico

Dal 2017 i costi sul roaming telefonico erano stati tolti in U.E.. Chiamare da Parigi, come da Siena aveva il medesimo costo. Purtroppo con la Brexit le cose cambieranno anche sotto questo punto di vista e si dovrà far riferimento al proprio operatore telefonico per addebiti roaming o piani tariffari speciali. Tutto questo a meno che non ci siano accordi diversi tra il governo e le compagnie telefoniche.

Decidere di prenotare un viaggio in Inghilterra sarà esattamente come decidere di prenotare per Cuba, Bankok o Los Angeles. Molte le accortezze da tener presente e qualche spesa in più a cui dover far fronte.
A questo punto, se avte voglia di un viaggio oltre La Manica non rimane che decidere di partire quest’anno. Almeno grazie alla transizione sarà come se la Brexit non ci fosse.

Sharon Santarelli