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Lo studio sul clima dell’Ipcc è l’ennesimo campanello di allarme

Nell’ultimo periodo l’attenzione mediatica e degli esperti si è concentrata particolarmente sulla situazione climatica del nostro pianeta. In questa estate dove il numero e la portata degli incedi che hanno interessato la terra è stato cospicuo, si è arrivati ancora di più a comprendere come le temperature siano troppo elevate. Purtroppo, sul fronte clima le notizie che sentiamo non sono rassicuranti e il futuro appare sempre più incerto. Come ripetiamo ormai da molto tempo, il momento di agire è questo: there is not a planet B.

Le temperature sono destinate a crescere

Negli ultimi 50 anni la temperatura terrestre è cresciuta a una velocità notevole portando a gravi conseguenze. Oltre ai già citati incendi, il grande caldo comporta uno scioglimento dei ghiacciai e un conseguente innalzamento del mare. I livelli delle acque marine sono destinati a salire per tutto il secolo e questo porterà al verificarsi di fenomeni naturali molto violenti. L’ultimo campanello d’allarme arriva dal gruppo intergovernativo di scienziati (Ipcc) che si occupa dello studio del cambiamento climatico: la crisi climatica è inevitabile e irreversibile. Gli scienziati hanno presentato un resoconto delle ricerche condotte negli ultimi anni cercando di dare normative ai governi internazionali. Solo con un’azione corale e un cambiamento radicale possiamo correre ai ripari prima che sia troppo tardi.

Addio a carbone e combustibili fossili

L’appello lanciato dal Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres è quello di eliminare l’utilizzo di carbone e combustibili fossili, principali agenti inquinanti della nostra atmosfera. Bisogna dirigersi verso nuove fonti di energie rinnovabili e sostenibili per ridurre le emissioni di Co2. Guterres ha poi affermato:

L’odierno Rapporto è un codice rosso per l’umanità. I campanelli d’allarme sono assordanti e le prove sono inconfutabili: le emissioni di gas serra dovute alla combustione di combustibili fossili e alla deforestazione stanno soffocando il nostro pianeta e mettendo a rischio immediato miliardi di persone

 

La risposta dei politici di tutto il mondo allo studio pubblicato dall’Ipcc non è tardata ad arrivare. I rappresentati delle varie nazioni, tra cui Joe Biden, Macron e Luigi di Maio, hanno manifestato la loro crescente preoccupazione e si sono detti pronti a fare di tutto per poter contrastare le emissioni dannose per il pianeta. Greta Thunberg ha ancora una volta ribadito il messaggio che sia importante che ciascuno nel suo piccolo scelga di essere coraggioso e avvii un cambiamento. Non possiamo fare finta di nulla mentre la nostra casa è malata.

 

 

 

Eleonora Corso