Lo Chef Bottura e i refettori stellati: missione addio spreco!

Circa un anno fa lo Chef Massimo Bottura (tre stelle Michelin con la sua “Osteria Francescana”) ha creato Food for soul, in collaborazione con la Fondazione Auxilium. Lo scopo è quello di combattere lo spreco alimentare. Bottura, grazie al suo progetto, ha creato mense comunitarie in tutto il Mondo, recuperando 95 tonnellate di eccedenze alimentari.

Lo storico mercato di Modena, l’Albinelli, collabora con questa iniziativa. Ogni giorno vengono donati gli avanzi della giornata: frutta, verdura, carne, pesce. Ogni lunedì sera, uno chef diverso della zona cucina, con ciò che è stato donato, un menu completo per almeno 50 persone. Quest’ultime si ritrovano seduti ad un tavolo ben apparecchiato, con posate di metallo e trovano nel loro piatto  ottimo cibo. A sedersi a questo tavolo sono persone alla soglia della povertà, anziani, padri divorziati, donne che hanno perso il lavoro. I nuovi poveri sono soprattutto i giovani: uno su 10 vive in povertà assoluta – 10 anni fa era uno su 50. Nelle stesse condizioni, poi, ci sono un milione e 292 mila minori: il pranzo della mensa scolastica è spesso l’unico pasto della giornata. La lotta allo spreco alimentare è un tema importante all’interno della nostra società.

Un anno fa, la deputata Maria Chiara Gadda ha promosso la Legge 166 contro lo spreco alimentare. Si è cercato di garantire sgravi fiscali alle aziende che donassero i loro prodotti, cercando di semplificare il sistema. La quantità di cibo che si può donare è davvero molta: il pane può essere raccolto entro 24 ore, i cibi con le etichette o le confezioni danneggiate possono non essere più commerciabili, ma possono aiutare molti bisognosi. Ci sono cibi ove la dicitura “Da consumare preferibilmente entro…” non indica la vera e propria data di scadenza, così da poterne far uso anche successivamente.

Grazie alla Legge 166, le donazioni sono aumentate del 20 per cento. Si deve riconoscere alla 166 l’introduzione di una sistematicità che ha dato chiarezza e semplicità, aiutando sia chi vuole fare del bene, sia chi ne ha bisogno. Coop riesce a garantire, grazie al recupero delle eccedenze, fino a 7 milioni di pasti.

Il punto da cui partire per cambiare? Noi. La nostra mentalità. Il nostro modo di vivere. Un terzo del cibo che produciamo nel mondo, ogni anni, viene buttato. Occorre cambiare il nostro approccio al cibo. Questa è l’idea a cui si è ispirato Bottura, di cui parla nel suo ricettario solidale Il pane è oro ( L’ippocampo). Per lui una ricetta può far cambiare approccio. Può essere la soluzione al problema.

Sharon Santarelli