La curva del Borussia Dormund rappresenta l'importanza del pubblico allo stadio
La curva del Borussia Dormund rappresenta l'importanza del pubblico allo stadio

L’importanza del pubblico allo stadio: uno studio scientifico lo dimostra

Nel mondo dello sport si è sempre considerato il pubblico di casa come l’uomo in più. Squadre spesso considerate “normali” tra le mura di casa diventano quasi imbattibili. Ci sono tifoserie che storicamente rendono la vita difficile anche a squadre più titolate in ambito europeo, basti pensare alla Stella Rossa di Belgrado e al Celtic. Vero è anche che l’assenza del pubblico allo stadio chi ha permesso di cogliere aspetti, ma soprattutto voci, che prima ci erano nascosti.

Mai come nel 2020 però le squadre hanno dovuto fare a meno dei propri sostenitori. Sfruttando l’obbligo di giocare a porte chiuse, a causa dell’emergenza sanitaria, un gruppo di scienziati dell’università di Trieste ha indagato l’effetto sui risultati della presenza/assenza del pubblico allo stadio. Gli studiosi hanno poi pubblicato recentemente i risultati del loro lavoro.

Lo studio confronta i risultati ottenuti tra le mura amiche in questa anomala seconda parte di stagione, giocata a porte chiuse, con i risultati delle precedenti annate. Ad essere analizzati sono stati i risultati dei primi due campionati dei migliori quattro campionati europei: Inghilterra, Spagna, Germania e Italia. Il numero di partite studiate è di oltre 800, un campione sufficientemente vasto.

I risultati confermano come la presenza di pubblico influenzi sia le prestazioni delle squadre quanto quella degli arbitri. Il vantaggio di giocare in casa si traduce generalmente con una maggior media punti conquistati, ma questo vantaggio diminuisce con l’assenza di pubblico di circa il 5%. Giocare in casa è sempre comunque vantaggioso, anche senza pubblico, per diversi motivi come la maggiore abitudine al terreno di gioco (e alle sue dimensioni), l’assenza dello stress dovuto alla trasferta e la maggior conoscenza dell’ambiente circostante.

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La presenza del pubblico influenza spesso, in maniera inconscia, anche il direttore di gara. L’assenza di pubblico fa diminuire il numero di falli fischiati così come il numero di cartellini estratti. In generale ad essere penalizzate erano le squadre in trasferta che ricevevano un maggior numero di sanzioni. In assenza di pubblico questa disparità di trattamento non viene evidenziata in nessuno dei parametri analizzati.

La particolarità dello studio è dettata dal fatto che l’analisi dei dati delle partite a porte chiuse prende in considerazione un alto numero di match. Le aprtite sono state giocate in diverse nazioni su un arco di tempo omogeneo e abbastanza lungo. Mai prima di oggi si era giocato un così alto numero di partite a porte chiuse.

Il pubblico allo stadio è da sempre parte integrante della partita e la sua assenza in questi mesi si è fatta sentire. Sicuramente la sua influenza era nota ma ad oggi abbiamo finalmente la conferma che il pubblico è veramente il dodicesimo uomo in campo.

Tommaso Pirovano