Una Levante scatenata nel suo tour estivo prima di Magmamemoria

E’ una Levante scatenata quella che solca i palchi del tour estivo tra località archeologiche e storiche d’Italia. Tra le ultime tappe viene depennata con successo anche quella al Belvedere di San Leucio di Caserta. Una location che immerge i fan in un’atmosfera incantata con avanti il palco dell’artista e alle spalle l’incredibile cornice di Caserta vista dall’alto. Un tour estivo di transizione che da “Nel Caos di stanze stupefacenti” approderà a Magmamemoria, l’album previsto per ottobre. Non sono mancate, infatti, esecuzioni di brani inediti accolti in una sorta di religioso silenzio, per poi scatenare l’approvazione generale della platea.

 

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Levante è speciale, almeno per me lo è. Sa dare voce ad alcuni sentimenti che talvolta non riconosco e non so esprimere. Claudia è diventata una compagna di viaggio. Il concerto di ieri si è rivelato una scarica di adrenalina, un momento solitario e intimo condiviso con la sua voce e la mia, ma la mia è sguaiata. Sullo sfondo tutte quelle altre persone che forse condividono lo stesso pensiero e che vedono la sua bomba di talento. Grazie @levanteofficial Grazie @socialupmag @sandy_sgram @claudinaruiz @andrea.calabro91 @umbro_marra #levante #magmamemoria #caos #caosdistanzestupefacenti #caserta #concerto #sing #italiansing #levantecaos #levantefanpage #levantecanta #lostrettonecessario #alfonso #lelacrimenonmacchiano #diamante @levantefanpage

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Levante si mostra al suo pubblico in piena forma e con le idee molto chiare. Si muove con sinuosità, allegria e attira l’attenzione non solo con la voce, ma anche con la sua molleggiante silhouette. Solca un palco allestito con sobrietà con anelli avvolti da una potente luce rossa che richiamano la lava incandescente della sua terra. Il colore rosso appare come elemento chiave di Magmamemoria, un colore di passione e forza che collimano con la potenza e il calore della voce di Levante.  Ad accompagnarla, magistralmente, c’è una piccola orchestra di talentosi ragazzi, che armonizzano e ricreano arrangiamenti nuovi di brani ormai popolari.

Anteprima di nuovi brani

Levante ripercorre il suo repertorio in due ore piene di concerto. Ogni brano è riconosciuto e intonato dai fan in un delirio di voci e applausi. Pezzi struggenti e potenti come “Diamante”, “Io ero IO”, “Gesù cristo sono io” si alternano con brani più intimi e romantici, “Abbia cura di te”, “Lasciami andare” e “Ciao per sempre”. Nella scaletta trovano spazio nuovi brani, delle “Briciole” come Levante stessa li ha definiti, del nuovo album. Un dono quasi necessario e obbligato per la sua platea. “Se non ti vedo non esisti“, “Questa è l’ultima volta che ti dimentico” e il più intimo “Magmamemoria“, quest’ultimo eseguito con un arrangiamento acustico di archi e la voce di Levante, calda e immensa. Briciole di caldo magma pregne di memoria, esperienze, ricordi da cui trarre ispirazione, per un lavoro che si preannuncia già come un successo.

Un’esibizione gradita che ha raggiunto l’apice nella parte finale, quando il pubblico, ormai stanco delle sedute, decide di alzarsi e scatenarsi al ritmo di “Non me ne frega niente” e dalle ultime file accorre al palco come a cingere la propria beniamina in una morsa d’amore. Una fasulla uscita dal palco di tutto lo staff preannuncia, invece, le note di “Andrà tutto bene” e “Lo stretto necessario“, per poi concludersi con l’ormai iconica “Alfonso“, “sono quasi sei anni che non ti conosco!

Una tappa in Campania che sembra piaciuta alla stessa Levante che ha ribadito più volte come il popolo campano sappia cantare più forte di lei. Di tutta risposta il pubblico le dedica “Oje vita, oje vita mia” della nota canzone partenopea “O surdato ‘nnammurato”.

Benito Dell'Aquila