Legends Football League, il football in lingerie

Si chiamava Lingerie Football League, mentre oggi ha cambiato nome in Legends Football League questo meraviglioso  campionato di football americano femminile, le cui partite vengono giocate in primavera e in estate nei campi e negli stadi usati anche dall’NBA, NFL, NHL e MLS. La lega è stata fondata nel 2009 come Lingerie Football League ed è stata rinominata in Legends Football League nel 2013.

Questo torneo femminile ha una sola particolarità: le giocatrici delle dieci squadre che si affrontano indossano, quale divisa di gioco, solo la lingerie. Le atlete, infatti, indossano solo un casco e protezioni per spalle, gomiti e ginocchia, oltre ovviamente a mutandine e reggiseno. A parte questo è un vero e proprio torneo di Football: 10 squadre, un calendario, regole precise e una finalissima chiamata Lingerie Bowl. Le partite sono molto sentite in campo e nonostante tutto è possibile vedere un bel gioco organico da parte delle giocatrici, che spesso non hanno tantissimo da invidiare ad altre atlete. Donne bellissime che scendono in campo e che attirano una grande porzione di pubblico americana, prettamente maschile a dire il vero.

L’inizio non è stato facile e le critiche non sono mancate. Molte delle squadre partecipanti al torneo sono allenate da ex giocatori del NFL o da  allenatori già ben noti nelle rispettive città. Molti dei giocatori hanno un background in atletica competitivi a livello di college e semi-pro, in sport come atletica, tennis, pallavolo, softball, calcio, basket, fitness e stile di bodybuilding. Alcuni hanno anche esperienza nel calcio semi-professionistico. Il 10 gennaio 2013, la Lingerie Football League ha annunciato che avrebbe cambiato il suo nome in Legends Football League (pur mantenendo lo pseudonimo LFL). La Lega ha annunciato, inoltre, che le atlete avrebbero indossato “performance apparel” invece di lingerie, ma le divise rimangono comunque assomiglianti alle precedenti.

Nel corso degli anni, la Lingerie Football League è stata accusata di essere offensiva nei confronti delle donne e in particolare delle atlete. Già, perché questo insolito campionato, con ormai un po’ di storia alle spalle, non è affatto un affare di nicchia. Il pubblico che riesce ad attrarre, così come di conseguenza gli sponsor, fanno pensare a un fenomeno destinato a crescere in misura costante nei prossimi anni. Un successo che, quindi, pare inarrestabile e dovuto soprattutto alle giocatrici. Alcune, con la loro bellezza, hanno fatto anche dimenticare qualche lacuna tecnica. Ragazze bellissime come Brigid Mullen, Amie Barsky, Nikki Ziering, Tamara Witmer, Vilayna LaSalle Sherman, solo per citarne alcune. Per rivederle in campo, ora, bisognerà aspettare qualche mese, ovvero l’inizio del prossimo campionato.

(Photo by: Matthew Burke/Oxygen Media/NBCU Photo Bank)

redazione