Le torture di bellezza: quando essere Donna non basta

Le donne si torturano giorno dopo giorno da anni, secoli e millenni per essere "belle"

Le torture di bellezza che ogni donna si infligge da secoli: grazie società. Avere il ciclo, partorire, andare in menopausa e sopportare il genere maschile non erano abbastanza!

Da secoli la donna combatte con sé stessa per poter apparire bella per assecondare il contesto sociale in cui si trova. Ogni donna al mondo, almeno una volta nella vita, si è inflitta dolore fisico o psicologico per poter apparire più bella. La società nel corso dei secoli ha imposto alle donne dei canoni di bellezza da rispettare e seguire. Non segui i canoni di bellezza imposti? Non sei bella.

 

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Il mondo e la società in cui viviamo sono proprio crudeli. Se si è troppo magri si è malati. Se si è troppo formosi, la società ti classifica come “ciccione obeso” e se sei troppo estroversa con una personalità spiccata vieni considerata matta. Insomma, la società ci spinge da secoli a diventare ed essere come la gattara dei Simpson: ci sta facendo impazzire. Essere donna è difficile, sopratutto se sei una Donna cervello-munita. Ma se essere una donna è già difficile, perché continuiamo da secoli ad imporci ulteriori torture? Insomma, a quanto pare, sopportare il genere maschile non era abbastanza.

 

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Fin dall’antichità le donne di ogni cultura ed età si impongono delle torture di bellezza fisiche per sembrare più attraenti. Nelle popolazioni africane è consuetudine modificare il proprio aspetto per seguire una tradizione culturale. In Etiopia è normale vedere delle donne indossare i dischi labiali, mentre in Birmania le donne giraffa sono tuttora considerate il massimo canone di bellezza per la popolazione del Kayah.

In passato, nel 500 le donne erano costrette dalla società ad indossare corsetti costrittivi che impedivano loro di respirare e muoversi con libertà. Poi nel 700 a quel burlone del Re Sole è venuto in mente di “inventare” la scarpa col tacco, che da calzatura maschile, in poco tempo è diventata oggetto del vezzo femminile. Tuttora questo oggetto è ritenuto infernale dalla maggior parte delle donne, che però continua ad indossarlo. Noi donne siamo masochiste da sempre: ci piacciono i tacchi, odiamo indossarli, ma continuiamo imperterrite.

 

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Ancora oggi noi donne “amiamo” torturarci giorno dopo giorno per apparire più belle. Utilizziamo oggetti a tratti horror per rimpolpare e tonificare i nostri muscoli facciali, ci sottoponiamo a chirurgia estetica per apparire migliori, ci torturiamo giornalmente per entrare nella tanto divinizzata taglia 38. Alcune di noi utilizzano giornalmente beauty device per modificare guance, naso, pelle e forma degli occhi, ma la cosa sorprendente è che questi metodi moderni di tortura sono facilmente reperibili (li vendono su eBay). L’amore e la cura per sé stesse non ha niente a che vedere con tutto questo. Forse quando capiremo che siamo belle così come siamo, sarà troppo tardi per tornare indietro.

Silvia Menon