Permettemi di dirlo… Non è che ogni due minuti possiamo discutere degli amori di Belen: ma chi se ne importa? Questo è il punto di vista di Maurizio Costanzo, tanto da fare delle dichiarazioni, riprese nella sua rubrica del settimanale Nuovo, scottanti nella valutazione dei motivi che hanno portato a scemare la visibilità stabile di Belen Rodriguez ad un programma televisivo (ad esclusione delle ospitate ad Amici e il Grande Fratello Vip 2), le sue ultime presenze, risalgono allo scorso anno, quando le era stata affidata la conduzione di Tu sì que vales. Le ragioni di questa esclusione sono state chiarite da Maurizio Costanzo qualche settimana fa: “Non so se Mediaset l’abbia tenuta in panchina perché non crede più in lei. O se sia Belen che, semplicemente, sceglie quando e quanto concedersi al piccolo schermo. Tuttavia, penso che dichiarare di guadagnare così tanto da potersi permettere il lusso di non lavorare non sia carino, né elegante“. Ben diverso il punto di vista del giornalista, nei confronti di Stefano De Martino, ritenuto un punto di riferimento per lui e la moglie Maria De Filippi. “E comunque noi ci sentiamo più vicini a Stefano. Stefano De Martino è dotato di grande umiltà e per questo Maria lo stima molto. Non è per lei un figlio artistico, però gli sta dando ruoli sempre più importanti“.
Costanzo, ha espresso anche il suo punto di vista nei confronti degli insoddisfacenti ascolti di Balalaika, causati a suo avviso anche dalla presenza della modella argentina. Il pubblico sportivo avrebbe desiderato un programma dedicato al calcio e invece si è ritrovato davanti ad una trasmissione di puro spettacolo: “I telespettatori si aspettavano una trasmissione più tecnica. Invece il programma di Nicola Savino e Ilary Blasi è scivolato spesso nell’intrattenimento puro, quando non nel gossip, anche per via della presenza di Belen Rodriguez“. In passato il giornalista aveva espresso altre frecciatine, esprimendo il suo disappunto nei confronti di alcune parole della showgirl argentina, quindi sarebbe meglio pensare meno ai vari amori, vecchi, attuali o ancora meglio a breve, perché no nuovi, e pensare a portare in scena veri valori professionali, qualora ci siano ovviamente.
