Le migliori finali di Champions League del nuovo millennio

La Champions League è sicuramente il più prestigioso torneo continentale per club, in cui le più forti squadre d’Europa competono anno dopo anno per aggiudicarsi l’ambito trofeo. Nel corso degli anni non sono mai mancate le sorprese, rappresentate da squadre che inaspettatamente sono giunte alle fasi finali del torneo, ma in questo articolo ci andremo a concentrare esclusivamente sulle finali più spettacolari e importanti del nuovo millennio.

Non possiamo che cominciare questa analisi con la finale tutta italiana del 2003, disputatasi a Manchester tra Juventus e Milan. I bianconeri arrivarono all’atto finale dopo aver eliminato il Barcellona ai quarti e i campioni in carica del Real Madrid in una delle semifinali più memorabili di sempre, mentre il Milan riuscì ad arrivare in finale dopo un equilibratissimo euroderby contro l’Inter, che si concluse a favore dei rossoneri solo in virtù della regola del gol fuori casa.

A Manchester la tensione era tangibile, durante la partita il Milan si vide annullare un gol mentre Conte riuscì a battere Dida prendendo però il palo. 120 minuti non furono sufficienti, e ai rigori entrambi i portieri furono autori di ottime prestazioni. Alla fine a trionfare fu la squadra allenata da Carlo Ancelotti, che si si aggiudicò la sesta Champions League della sua storia.

Due anni più tardi è ancora il Milan ad essere protagonista, stavolta in negativo. I rossoneri affrontarono il Liverpool, e nel primo tempo dominarono andando negli spogliatoi avanti 3-0. La “leggenda”narra che alcuni giocatori festeggiarono già durante l’intervallo, con champagne e cori. Ma come si dice, ride bene chi ride ultimo. Nella ripresa il Milan vivrà i sei minuti più neri della sua storia recente, e tra il 54º e il 60º minuto di gioco subì la rimonta dei reds, che portarono il risultato sul 3-3. Anche in questo caso la sfida si trascinò fino ai calci di rigore, nonostante i disperati assalti del Milan. Durante la lotteria dagli undici metri l’autentico protagonista fu il portiere del Liverpool Dudek. Il polacco riuscì a ipnotizzare i tiratori del Milan danzando sulla linea di porta inducendo gli avversari all’errore. A compiere l’errore decisivo fu Schevchenko, eroe della finale di Manchester che non riuscì a ripetere le gesta di due anni prima. Il Milan riuscirà a prendersi la sua rivincita due anni dopo, quando ad Atene sconfiggerà il Liverpool grazie ad una doppietta di Inzaghi e portando a casa la seconda Champions League in quattro anni.

Nel 2008 Mosca fu teatro della prima finale di Champions tutta inglese. Chelsea e Manchester United pareggiarono 1-1, e ai calci di rigore i blues ebbero l’opportunità di vincere la prima Champions della loro storia. A battere il rigore decisivo fu il capitano, John Terry che però scivolò al momento di calciare spedendo il pallone alle stelle. La serie proseguì a oltranza fino a quando l’errore di Anelka, in corrispondenza del gol di Giggs, consegnò la terza Champions League ai Red Devils.

Il 2010 rappresenta invece l’anno dell’ultimo trionfo italiano in ambito europeo. Alla finale di Madrid arrivarono l’Inter e il Bayern Monaco. Entrambe le squadre avevano già vinto pochi giorni prima campionato e coppa nazionale, e quindi andavano a caccia del tanto desiderato “triplete”. Mattatore della serata fu Diego Milito, che trascinò in nerazzurri ad un successo atteso 45 anni a coronamento di una stagione perfetta.

Un’altra finale che sicuramente passerà alla storia è quella del 2012. All’Allianz Arena di Monaco si affrontano i padroni di casa del Bayern e il Chelsea allenato da Roberto Di Matteo. Entrambe le squadre sono colpite da diverse assenze di uomini importanti e questo non fa altro che spingere i favori del pronostico dalla parte dei tedeschi.

Il Bayern riesce a sbloccare la partita a meno di dieci minuti dal termine andando in vantaggio con Muller. Il Chelsea è moralmente a terra e la Champions sembra prendere definitivamente la strada di Monaco. Ma la partita non è ancora finita e c’è un uomo, fino a quel momento assente, che ha ancora da dire la sua. A due minuti dal termine Didier Drogba, attaccante simbolo del Chelsea, svetta più in alto di tutti e realizza il gol dell’1-1 che porta la sfida ai supplementari. E Droga sarà protagonista ai supplementari quando stenderà in area di rigore Frank Ribery. Rigore per il Bayern, Robben contro Cech -rinomato portiere pararigori-. L’olandese, ex Chelsea, calcia alla sua destra ma il portiere della squadra inglese intercetta il tiro, i supplementari finiscono in parità e la sfida viene decisa ai calci di rigore, dove il solito Drogba realizza il rigore decisivo che consegna la Champions League ai blues, al loro primo trionfo nella massima rassegna continentale.

Il Bayern riuscirà a vincere la Champions l’anno successivo a Wembley, nella finale tutta tedesca contro il Borussia Dortmund, grazie alla rete di Robben nei supplementari dopo l’1-1 dei 90 minuti regolamentari.

L’ultima grande finale è quella del 2014. Si affrontano le due squadre di Madrid, Real -allenato da Carlo Ancelotti, alla sua quarta finale da allenatore- e Atletico, e proprio i colchoneros vanno in vantaggio, fino a quando a pochi minuti dal termine Sergio Ramos non segna la rete del pareggio. Ai tempi supplementari l’Atletico non tiene botta e la difesa della squadra di Simeone viene ripetutamente bucata dai giocatori del Real, che firmano addirittura tre gol nell’extratime vincendo la decima Champions League della storia del club.
Quest’anno la finale di Milano vedrà scendere in campo nuovamente le due squadre madrilene, allenate da Zidane e Simeone. Sarà ancora il Real a trionfare, o l’Atletico riuscirà a ottenere la sua vendetta (sportiva)? Per sapere quale squadra vincerà questa edizione della Champions League non ci resta che aspettare il 28 maggio quando a San Siro le due squadre si sfideranno in quella che si preannuncia come una delle finali più attese degli ultimi anni.