Le indiscrezioni post 3 maggio: ecco cosa succederà

Ci siamo, a quanto pare la tanto odiata fase una sembra stia giungendo al termine e il distanziamento sociale per come lo abbiamo conosciuto, dovrebbe finalmente volgere ad un cambiamento. Questo non vorrà dire che bisognerà prendere le precauzioni necessarie, nella speranza che dopo la Fase 2, non arrivi la Fase 3 che per alcuni Governatori potrebbe essere la fase della seconda ondata di contagi.
Al termine della Fase 1 infatti sarà necessario continuare ad attuare misure attenuate di distanziamento sociale con l’obiettivo di limitare la diffusione del virus che nell’ultima settimana sembra aver rallentato il suo percorso.

Scongiurata, almeno apparentemente, l’idea che possa esserci un’Italia divisa che sembrava potesse riaprire “a fasce”, inizia a delinearsi il progetto al vaglio degli esperti e del Governo al fine di poter riprendere la vita del Paese.

Parchi, passeggiate e giardini

La data del 4 maggio non deve essere letta come un “libera tutti”, questa è una delle più grandi paure degli esperti che temono nella possibilità di una seconda ondata di contagi, forse più pericolosa della prima.
Dal 4 maggio saranno nuovamente consentite le passeggiate con i propri figli all’esterno, che saranno accompagnati massimo da 2 adulti. Rispetto all’apertura dei parchi e delle ville dovrebbero essere le autorità locali a stabilire quando e se riapriranno.

Trasporto Pubblico Locale

Uno dei punti principali è quello legato al trasporto pubblico locale (metro, autobus, tram) che specialmente nelle grandi città risulta essere uno dei luoghi dove potenzialmente i contagi potrebbero proliferare a causa della ristrettezza degli spazi all’interno dei mezzi pubblici. Per fare fronte a questo problema potenziale si stanno studiando misure atte al rispetto della distanza sociale e soprattutto all’obbligo di utilizzare guanti e mascherina così da poter evitare la proliferazione del virus. Probabilmente verrà stilato un decalogo sul comportamento da adottare all’interno dei mezzi pubblici e verranno scaglionate le fasce lavorative così da evitare la congestione dei mezzi.

Quali aziende riapriranno?

Già il 27 aprile potrebbe essere annunciata la riapertura di alcune filiere dove il rischio contagio è più basso.  Saranno poche aziende e di importanza strategica e prima della riapertura di queste gli esperti stanno facendo attente analisi sulla sicurezza di questa mossa “anticipata” rispetto alla road map.

Il 4 maggio invece dovrebbe riaprire il settore manifatturiero e quello dell’edilizia al momento ferme se non per esigenze strategiche legate all’emergenza coronavirus.

Tra gli ultimi a partire, secondo le indiscrezioni che iniziano a circolare negli ultimi giorni, dovrebbero essere i negozi, i bar, i ristoranti e i musei che riapriranno non prima del 18 maggio e solo dopo aver adottato tutte le misure necessarie per rispettare le norme che saranno previste nel prossimo DPCM.

Ci sarà una nuova autocertificazione?

A quanto risulta dalle ultime indiscrezioni la nuova autocertificazione non sarà utilizzata per valutare la validità degli spostamenti all’interno della regione, ma verrà richiesta per gli spostamenti tra regioni.

Andrea Calabrò