Le cinque canzoni italiane anticonformiste ed indimenticabili del 2018!

Il 2018 che sta per terminare è stato caratterizzato dalla consacrazione e la conoscenza al grande pubblico di interpreti lontani dal mondo pop, lontani dal mondo discografico commerciale.

Le canzoni analizzate sono le 5,  che a nostro parere, hanno caratterizzato il 2018, che sarà impossibile dimenticare in futuro,  canzoni diverse tra loro per il contenuto, alcune focalizzate sulla situazione sociale, altre d’amore, ma tutte con un denominatore comune: l’anticonformismo.

90 MIN (Salmo): singolo che ha anticipato l’uscita del nuovo album Playlist, svelando di fatto anche il nuovo genere che avrebbe caratterizzato il lavoro del rapper sardo.

90 MIN è la fotografia dell’Italia del 2018, caratterizzata dalla rabbia sociale, vittima della demagogia della politica, che cambia lo status quo. Emblematica la frase: “razzisti che ascoltano hip hop, qualcosa non torna”, che esprime a pieno la perplessità dell’artista sullo stato della società attuale.

E’ una canzone che ripercorre a pieno l’anno appena trascorso, citando Mondiali ed eventi politici, ed inoltre evidenzia che non tutti sono d’accordo con quelle che succede, che chi non condivide c’è e si fa sentire.

Thoiry Remix (Samba Trap Vol.3 ) (Quentin40, Achille Lauro, Gemitaiz): singolo pubblicato da Achille Lauro nel suo album Pour l’amour, remixando la canzone Thoiry di Quentin40 pubblicata lo scorso anno, con la partecipazione aggiuntiva anche di Gemitaiz.

La canzone fa riferimento al film francese “Le haine” , lungometraggio che tratta la situazione nelle banlieus francesi con un giovanissimo Vincent Cassel. Infatti, proprio nel film, il protagonista del film afferma “Non siamo mica a Thoiry”, uno zoo alle porte di Parigi.

Tutto questo ricorre nella canzone, dai riferimenti allo zoo all’uso del francese anche per abbreviare alcune parole italiane, sposandosi perfettamente con la base della canzone.

Il singolo ha coronato il successo del mondo trap, facendolo diffondere capillarmente anche al grande pubblico, registrando un clamore anche superiore a quello generato da Sfera Ebbasta.

Sei la mia città (Cosmo): singolo parte dell’album Cosmotronic, ha visto l’esplosione del fenomeno Cosmo.

Sei la mia città è una canzone d’amore anticonformista, lontana dalle sonorità pop a cui siamo abituati, ed ha permesso a molti di conoscere il grande talento piemontese, capace di far ballare chiunque durante i suoi live con la sua energia ed i suoi testi per nulla scontati e molto riflessivi.

E’ stato un anno fantastico per Cosmo, costellato di successi, che gli ha permesso finalmente di avere la popolarità che merita con umiltà, essendo quasi un unicum del suo genere.

Una vita in Vacanza (Lo Stato Sociale): singolo contenuto nell’album Primati, ha travolto il festival di Sanremo come uno tsunami.

I regaz bolognesi hanno fatto il loro debutto sulla TV pubblica col botto la prima sera in cui hanno presentato la loro canzone, portando addirittura “la vecchia che balla” sul palco.

Se l’avventura era iniziata per scherzo, il finale non lo è stato affatto, strappando un secondo posto inaspettato.
Il politicamente scorretto del quintetto bolognese ha fatto il suo ingresso nell’opinione pubblica italiana ed è destinato a restarci per molto tempo.

Paracetamolo (Calcutta): quanto fa 500+500? Questa canzone ha definitivamente sfondato le porte a Calcutta per entrare prepotentemente nello showbiz.

Singolo in classico stile Calcutta, è piaciuto ad una molteplicità eterogenea di persone, magari deludendo i fan della prima ora del cantautore di Latina, forse facendo anche ottenere al buon Edoardo un piccolo spazio fisso in Tiki Taka.

Che dire, le due date estive sold out e il tour invernale che si appresta ad iniziare (i biglietti stanno andando a ruba) dimostrano la potenza del cantautore laziale.

Non ci resta che aspettare il nuovo anno, già carico di aspettative per le numerose nuove uscite annunciate, stay tuned!

Paride Rossi