Le 4 regole per un perfetto aperitivo analcolico

L’aperitivo è considerato un momento unico in molte culture, soprattutto in quella italiana. Anche quando gli impegni lavorativi sono molti, si trova sempre mezz’ora di tempo per degustare una bevanda e qualche stuzzichino con i propri amici.

Da qualche tempo a questa parte però, specialmente a causa (o in merito) al cambio delle abitudini provocato dal covid 19, la domanda dei consumatori si è spostata verso un’altra branca della mixology: quella dei cocktail analcolici. 

In questo articolo verranno viste alcune semplici regole da seguire per preparare un buon aperitivo analcolico direttamente a casa propria, accontentando così ogni tipo di esigenza dei propri ospiti.

Aperitivo analcolico: non solo succhi di frutta

La richiesta dei cocktail analcolici c’è sempre stata, ma quello che veniva servito, in genere, non soddisfava mai le richieste dei clienti. Si trattava, infatti, il più delle volte, ad una miscela di succhi di frutta e qualche sciroppo colorato.

Oggi invece, grazie anche alla presenza nel mercato di nuovi prodotti come distillati, infusioni e liquori analcolici, la scelta del cocktail analcolico non è più una costrizione, ma una scelta di gusto. 

A prescindere da quali siano i gusti personali dei clienti nei bar, come dei propri ospiti a casa, ci sono delle regole che vanno sempre seguite affinché il risultato finale sia gradevole.

Le regole dell’aperitivo analcolico

Di seguito le quattro regole fondamentali per la preparazione di un buon cocktail, alcolico e non.

La struttura

Un cocktail ben strutturato è una bevanda composta che segue determinate regole, dosaggi degli ingredienti e guarnizioni. Chiaramente ogni cocktail è diverso dall’altro, ma ognuno di essi segue un certo tipo di struttura. 

Il bilanciamento

Il bilanciamento tra il dolce e l’amaro o tra il dolce e l’acido è fondamentale per la buona riuscita di un cocktail, specialmente se analcolico. Quindi la pratica e l’esercizio per trovare il bilanciamento perfetto è essenziale. 

La diluizione

Molto sottovalutata nella preparazione dei cocktail è la diluizione. Forse non tutti sanno che nel campo della mixology il ghiaccio è considerato un vero e proprio ingrediente. 

È importante diluire al punto giusto i propri cocktail in ordine di dare la giusta struttura e il giusto sapore al prodotto finale.

Inoltre, anche quando serviti nel bicchiere, la quantità di ghiaccio deve essere sempre notevole in quanto la fisica vuole che meno ghiaccio c’è nel bicchiere e più in fretta si annacqua il cocktail.

Le spezie

L’ultima, ma non per importanza, regola del cocktail perfetto riguarda l’utilizzo delle spezie e delle erbe aromatiche. La menta, il basilico, il sale, il pepe, la curcuma e molte altre spezie sono fondamentali per conferire alla bevanda un sapore più particolare e gradevole; specialmente quando si tratta di cocktail analcolici che hanno bisogno di un certo tipo di spessore nel sapore per coprire la mancanza dell’alcool.

redazione