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Colosseo - Roma

La top ten delle città fantasma in Italia

In un’epoca in cui le rilevazioni statistiche sono all’ordine del giorno, non mancano certo le graduatorie e i confronti fra le maggiori città sui più disparati valori e argomenti.

Mancava solo una classifica delle dieci località italiane che vantano il maggior numero di fantasmi, presunti o storicamente testimoniati. L’ideale top ten è stata finalmente stilata da L’Italia dei Fantasmi, la più autorevole rivista on line del settore, secondo gli stessi quotidiani che si sono trovati a riportare la curiosa iniziativa.

Nella lista, al primo posto si trova Roma con 27 casi. Tra questi si segnalano gli spiriti di grandi personalità, come il poeta John Keats nella sua casa di Piazza di Spagna, o Messalina, moglie dell’imperatore Claudio, che vaga sul Colle Oppio. Donna Olimpia Pamphili ama spaventare chi passeggia nottetempo in Piazza Navona, mentre Berenice, amante di Tito, appare presso il Portico d’Ottavia. Abbondano le figure femminili nel vasto panorama dei fantasmi della capitale e non mancano nobili frequentazioni soprannaturali, come ad esempio quella di Umberto I al Pantheon.

Seconda la città magica per eccellenza, Torino, con 22 segnalazioni. Nel territorio della capitale piemontese, la Dama Bianca continua a incontrarsi col suo amato a Sant’Ambrogio, scomparendo poi nel nulla, mentre Vittorio Amedeo II sembra ancora aggirarsi per la Reggia di Venaria Reale. Molti fra i palazzi nobiliari si rivelano teatro di singolari incontri e diversi sono i manieri in cui si manifestano presenze inquietanti, dal Castello di Avigliana a quelli di Caluso e di Trana, sino alla Chiusa di San Michele.

Napoli conquista la terza posizione con i suoi 17 casi. Giovanna I d’Angiò, regina di Napoli uccisa nel 1382, ogni anno farebbe la sua comparsa nel chiostro della chiesa di Santa Chiara. Giovanna La Pazza resta ancora oggi inquieta nel Castello Giusto di Vico Equense, mentre Agrippina appare sull’acqua nelle vicinanze della sua antica tomba a Bacoli. In una città che trova fantasmi di ogni epoca ed estrazione, pare che Maria Carolina di Borbone, sposa di Ferdinando IV, continui a rievocare i suoi sfarzosi e ormai spettrali ricevimenti nelle sale del museo di Capodimonte.

Segue Milano, con un solo caso in meno. Si dice che Bernarda, figlia Bernabò Visconti, sia riapparsa in più occasioni nel chiostro di Santa Radegonda, e persino La Scala serba i suoi misteri. Della sfuggente figura di donna più volte vista nel teatro, qualcuno afferma che possa trattarsi di Maria Callas, altri pensano invece a Maria Malibran, famosa soprano dell’800. Non meno numerosi che in altre grandi aree urbane, i fantasmi del capoluogo lombardo sembrano presentarsi come entità più quotidiane, meno legate alla tragedia storica. Sono presenze sospese nell’incertezza tra avvenimento comune e incontro sovrannaturale, quasi come in certi racconti di Edith Wharton.

Padova, segnalata 8 volte, viene posta in quinta posizione con i suoi castelli infestati di San Zeno, del Cataro, di Monte Dirottolo, di Valbona. Tra questi rientra anche quello di Monselice, in cui si troverebbero gli spiriti di Avalla, amante di Ezzelino da Romano, e di Jacopino da Carrara.

Stesso numero di casi per Firenze, classificata come sesta, con lo straziante lamento di Isabella De’ Medici che sembra riecheggiare nella villa di Cerreto Guidi, luogo in cui fu strangolata dal marito. Da segnalare anche la Donna Bianca che sembrerebbe passeggiare nelle notti estive sulle mura o fra i giardini del castello di Vincigliata, presso Fiesole.

Settima è indicata Bari, anch’essa con 8 casi, con l’ennesima Donna in bianco del Palazzo Broquier, le apparizioni della Cattedrale e del Castello di Trani, oppure l’ombra senza occhi della dama Mencia, la quale scivola leggiadra fra le stanze del Castello di Sannicandro.

Genova, ottava con 7 segnalazioni, spicca per le segnalazioni di fantasmi del suo centro storico. Ricorrente fra queste è la storia di un’anziana signora che si incontrerebbe in Via Madre di Dio. La vecchietta chiederebbe indicazioni per raggiungere Vicolo dei Librai, una via che non esiste più da tempo, scomparsa sotto i bombardamenti del 1944.

Nono posto ad appannaggio di Trento, sempre con 7 casi, storicamente legati ai suoi castelli. Tra i più famosi rientrano quelli della contessa Dina, assassinata a Castel Romano, e della bianca dama del Castello di Porano. Altri casi si sono verificati presso il Castel Nanno, il Castello del Buonconsiglio, quello di Drena e di Segonzano.

Rimini chiude la spettrale top ten, 6 volte segnalata, fra le eteree presenze di Rive del Rio Melo, Rocca di Mondaino, o del Castello di Santarcangelo, oltre al gigantesco carro fantasma dei Malatesta che attraverserebbe Verucchio in certe notti d’inverno.

Giuseppe Forte