La storia di JK Rowling: perché dovremmo tenerla sempre bene a mente

La madre del maghetto inglese Harry Potter è oggi una delle donne più ricche del Mondo. Ha venduto migliaia di libri, è diventata più ricca perfino della Regina Elisabetta ed “Harry Potter” è valutato ben 15 miliardi di dollari. Ci ha fatto appassionare alla storia di un maghetto inglese con gli occhiali tondi, ma dovremmo appassionarci anche alla sua storia, quella di Joanne. Dovremmo tenerla a mente e ricordarla ogni volta che pensiamo di non avere più chance.

La fantasia di Jk è stata fervida fin da piccola, scriveva racconti su un coniglietto che raccontava alla sorellina Dianne. A scuola ha sempre mostrato entusiasmo per la letteratura. Nel 1982 sostiene l’esame per entrare nell’Università di Oxford, ma non superandolo ripiega su quella di Exter e si laurea dopo un lungo soggiorno studio a Parigi. Inizialmente trova lavoro ad Amnesty International, ma non si dimentica mai della più grande passione: scrivere. Nel 1990, durante l’attesa di un treno per Londra, le viene l’illuminazione per la storia di Harry Potter ed inizia a scriverlo nei giorni seguenti.

Joanne si trasferisce in Portogallo, dopo aver trovato un nuovo lavoro grazie ad un’inserzione sul The Guardian. Qui conosce Jorge Ante, giornalista tv, che sposa e con il quale concepisce Jessica Isabel. Da questo momento la vita di JK cambia, purtroppo drasticamente. La madre muore e dopo un anno di matrimonio, probabilmente per violenze domestiche, la storia con il giornalista termina, costringendola a tornare in Scozia per scappare da Jorge.

A questo punto della sua vita, Joanne è semi disoccupata, con una bambina a carico e completamente sola. Decide di continuare a dedicarsi alla storia di questo mago, utilizzando molti dei suoi riferimenti reali all’interno del racconto. Molti personaggi sono ispirati ai suoi compagni del liceo (tanto che Hermione pare sia lei stessa all’età di 11 anni) ed i suoi genitori si sono conosciuti alla stazione londinese di King’s Cross. Durante il 1995 terminò la stesura di “Harry Potter e la pietra filosofale”. Mandò i primi capitoli del libro ad un agente, scelto completamente al caso, solo ispirata dal nome. Questo lo cestinò in un primo momento, convinto che il mondo dei libri per bambini sia destinato ad esaurirsi. Cambiò idea dopo una recensione entusiasta di una sua collaboratrice, ma ben 11 case editrici rifiutarono di pubblicarlo. Ovviamente, ad oggi, quegli undici direttori si stanno tutti “mangiando le mani”!

Il presidente di Bloomsbury di Londra fece leggere i primi cinque capitoli alla figlia. Questa, felice della lettura, ne chiese subito il seguito. Potremmo pensare che questo sia il punto di svolta dell’autrice. Ma così non è stato. Come spesso capita, fu costretta a cambiare il suo nome in JK, neutrale. La paura era che un nome femminile respingesse alcuni lettori. Furono stampate solo mille copie e l’allora direttore disse a Joanne di cercarsi un altra strada, un lavoro migliore da quello di scrittrice.

Quelle mille copie, ad oggi, valgono tra i 16 mila ed i 25 mila euro. Il resto non è certo un segreto. Ad oggi è felicemente sposata, ha un’altro figlio ed è ricca più della Regina. Ha fatto e continua a fare consistenti donazioni e si occupa delle persone emarginate dalla società.

Joanne è la rassicurazione e la certezza che i propri sogni vanno sempre inseguiti, che l’impegno a loro dedicato cercherà sempre di ripagarci.

Sharon Santarelli