La solidarietà ai tempi del Coronavirus: chi può metta, chi non può prenda

La nostra penisola è stata invasa oltreché dal Coronavirus anche da un’ondata di solidarietà che da Nord a Sud ha investito tutti quanti. I gesti solidali si sono rapidamente moltiplicati e ognuno ha iniziato a pensare al modo di aiutare chi è più in difficoltà.

L’ultima iniziativa è quella del cesto sospeso. In alcuni angoli delle città sono apparsi dei contenitori con un cartello dalla scritta “chi può metta, chi non può prenda”. L’idea è quella secondo cui chi lo desidera può inserire nel cesto generi alimentari che chi è in difficoltà può prendere gratuitamente.

A Milano l’iniziativa è partita dal quartiere Dergano Bovisa, dove per volere di un gruppo di persone è stata collocata la prima cesta sospesa della città. Piano piano ne stanno apparendo in ogni quartiere. Nello specifico le persone preparano le ceste e con una corda le calano dal balcone: chi passa può quindi attingervi generi alimentari o prodotti per l’igiene.

A Senigallia invece è apparso in strada anche un vecchio frigorifero. Anche qui il meccanismo è lo stesso: le persone donano e prendono a seconda delle proprie possibilità. C’è chi porta pacchi di pasta, barattoli di passata di pomodoro, biscotti, latte a lunga conservazione, farina e non solo. Nei giorni precedenti è infatti anche stato donato un sacchetto pieno di mascherine.

 

Nella città partenopea si è invece trasformata la tradizione del caffè sospeso. Solitamente le persone nei bar pagavano un caffè in più che successivamente qualcuno avrebbe potuto consumare. Questo simbolico gesto oggi è diventato “una spesa sospesa”. Chi desidera può pagare dei prodotti in più; questi saranno messi a disposizione di chi non può comprarli autonomamente.

Inoltre, in tutta Italia sono davvero molti i negozi alimentari che hanno iniziato a lasciare fuori dalle proprie vetrine alcuni sacchetti o tavolini con i propri prodotti a disposizione dei più bisognosi.

Questi piccoli gesti possono fare la differenza per molte persone che in questo momento si trovano in seria difficoltà economica. Sicuramente scaldano il cuore di tutti quanti perché fare del bene fa star bene!