Da www.espn.com

La nazionale USA del futuro è pronta a stupire il mondo

Quando si parla di sport con riferimento agli Stati Uniti non si pensa di certo al calcio. Negli USA infatti, basket, football americano e baseball sono considerati gli sport “nazionali”. Anche la nazionale USA maschile, nelle sue partecipazioni a competizioni internazionali, non ha mai lasciato un ricordo. La nazionale USA femminile, invece, è ai vertici del calcio internazionale. Stando in tema di sport maschile, il calcio, per rimanere all’interno del continente oltreoceano, è diffusissimo nel Sud America. Si pensi per esempio al Superclasico tra Boca Juniors e River Plate, la partita più sentita in Argentina. Che non è solo una partita, lo scontro (sportivo) tra le due squadre va ben oltre i 90 minuti di gioco.

Fino a qualche anno fa le figure di riferimento per il calcio statunitense erano Landon Donovan e Clint Dempsey. Due calciatori che sono anche arrivati in Europa, in un calcio sicuramente più difficile, con risultati diversissimi. Landon Donovan, infatti, con le maglie di Bayer Leverkusen, Bayern Monaco ed Everton non ha lasciato mai il segno. Discorso in parte diverso per Dempsey, che con il Fulham ha disputato la bellezza di 232 partite condite da 60 gol. Numeri sicuramente interessanti.

Negli ultimi anni, tuttavia, la Major League Soccer (MLS) sta diventando meta di moltissimi calciatori che si trasferiscono in America per disputare gli ultimi anni di carriera. Tra questi troviamo Kakà, Pirlo, David Villa, Nesta, Beckham e molti altri. L’arrivo di calciatori di questo calibro, insieme poi alla fondazione di nuove squadre (come l’Inter di Miami dello stesso Beckham) ha comunque contribuito ad ampliare la fama del campionato statunitense.

Ma gli Stati Uniti non sono solo questo. La nuova generazione di calciatori a stelle e strisce si sta rivelando, infatti, alquanto interessante. La nazionale USA del futuro avrà tra i protagonisti giocatori che oggi giocano tutti tra i maggiori club d’Europa. Partiamo dal forse più conosciuto in Italia, ossia Weston McKennie. Il centrocampista texano classe ‘98 della Juventus, ad oggi, è diventato un punto di riferimento assoluto nello schieramento tattico di Andrea Pirlo. Quantità, polmoni, recuperi e qualche gol che lo rendono di fatto un giocatore dall’enorme potenziale, anche vista la giovane età.

Weston McKennie. Da www.eurosport.it

In Spagna, tra le file del Barcellona, il nuovo terzino destro si chiama Sergiño Dest. Terzino veloce, di spinta, è uno dei maggiori prospetti del calcio statunitense ed è solo un 2000.

In Germania il Borussia Dortmund è noto a tutti per avere, nella sua rosa, alcuni tra i giovanissimi più forti al mondo. Haland e Sancho sono due fuoriclasse assoluti, e anche loro hanno appena 20 anni. Ma, per restare in tema, tra i giocatori del Dortmund troviamo anche Giovanni Reyna, centrocampista offensivo statunitense classe 2002. Reyna che, tra l’altro, è figlio di Claudio Reyna, capitano della nazionale USA che affrontò l’Italia negli indimenticabili Mondiali del 2006.

Giovanni Reyna. Da www.transfermarkt.it

In Francia, al Lille, troviamo anche Timothy Weah, attaccante classe 2000 e figlio del grande George, centravanti stratosferico del Milan di fine anni ‘90. Nonostante egli sia liberiano, il figlio ha deciso, essendo nato a New York, di rappresentare la nazionale statunitense.

Ma il giocatore sicuramente più rappresentativo è Christian Pulisic, trequartista o attaccante del Chelsea. Dopo aver giocato per quattro anni al Borussia Dortmund, il classe ‘98 è passato, per 64 milioni di euro, al Chelsea, dove oggi veste la maglia numero 10 ed è un titolarissimo di Frank Lampard.

Christian Pulisic. Da www.goal.com

Insomma, la qualità al servizio della nazionale degli USA c’è. Eccome se c’è. Non possiamo pensare che questa squadra possa subito vincere competizioni importanti, perché i giocatori sono tutti molto giovani e con relativamente poca esperienza. Ma il futuro, per Pulisic e compagni, è più che roseo.

Marco Nuzzo