La misteriosa storia dei bambini verdi comparsi in Spagna

E’ il 1877, siamo in Spagna, precisamente a “Banjos”, un piccolo villaggio di contadini della zona della Cantabria. In quel periodo era il tempo della mietitura del grano e due bambini, uscenti da una caverna molto profonda, non sarebbero mai stati notati se non fosse stato per il fatto che, oltre parlare una lingua incomprensibile e indossare vestiti composti da una sostanza molto strana (in seguito esaminata), avevano la pelle… verde. Sebbene la storia possa sembrare una delle solite favole che si raccontano nei piccoli paesi, esistono prove dell’accaduto. Il maggiore proprietario terriero del luogo, nonché magistrato, Ricardo Da Calno, fu colui che accolse i due bambini portati dai contadini, fu stupefatto a tal punto da strofinare la mano della bambina per vedere se il colore verde potesse andare via, ma invano.

Uno dei primi, anche lui senza esito, che provò a capire qualcosa, fu un religioso di Barcellona, studioso di varie lingue, alla fine egli fu costretto ad accettare il fatto scrivendo: “Sono stato così convinto da quanto ho udito, che mi vedo costretto ad accettare il fatto, se pur incapace di comprenderlo e di tentarne una spiegazione con le forse dell’intelletto”. I bambini tra il sospetto e stupore si limitarono ad annusare o leccare i cibi che venivano loro offerti. I due digiunarono per 5 giorni, divenendo molto magri, alla fine sulla tavola vennero portati dei fagioli che mangiarono avidamente, ma non toccarono mai altro cibo. Il Da Calno osservò come i tratti fisionomici dei due bambini fossero del tutto simili alla ragazza negroide, inoltre affermò che gli occhi erano a mandorla e incassati nelle orbite. Purtroppo il maschio divenne molto debole e dopo un mese circa morì.

La bambina invece si riprese e divenne domestica nella casa Da Calno. La bambina divenne adulta e imparò abbastanza parole per potersi esprimere. Quando le venne chiesta la sua provenienza, le sue parole di risposta non fecero che infittire il mistero… Ella disse di provenire da un posto dove il sole non sorgeva mai ed esisteva un eterno crepuscolo, inoltre disse: “C’è un paese di luce non lontano da noi, ma dal quale siamo separati da una corrente di grande larghezza”. Ella ricordava inoltre di essere arrivata sulla Terra in maniera molto simile a quello che può essere definito un atterraggio astrale dall’ufologia moderna; ella disse: “Vi fu un grande rumore. Noi fummo presi nello spirito e ci trovammo sul campo di grano”.

La ragazza visse ancora cinque anni, dopo la morte venne seppellita accanto al fratello. Sebbene il fatto possa sembrare non veritiero, in Spagna esistono i verbali e le testimonianze di tutta la vicenda, di chi ha sentito e visto fatti. Secondo il mio modesto parere, forse i bambini di razza non umana provenivano da un’altra dimensione o da un altro pianeta, il riferimento alla vicinanza della loro provenienza, ma contrapposta alla “corrente di grande larghezza”, forse può far pensare ai viaggi temporali, i passaggi dentro “Stargates” che consentono di accorciare le distanze interstellari. Potremmo forse sapere il come… ma non capiremo mai il perché di questi due bambini alieni sulla Terra.

redazione