La borsa nei secoli, storia di un accessorio

Piccola, maxi, a tracolla, da sera: le borse fanno impazzire proprio tutti. Sono preziose alleate per tutti coloro che sentono la necessità di portare sempre con sé mezza casa, ma sono anche perfette per impreziosire un look e contenere lo stretto indispensabile. Ad Amsterdam esiste addirittura un museo dedicato a questo accessorio, dove è possibile compiere un viaggio nei secoli attraverso i modelli esisti dal Medioevo fino ad oggi.

Una vetrina del museo della borsa di Amsterdam

Le maxi-bag sono pratiche per il giorno: sono capienti e contengono tutto il necessario per affrontare lunghe giornate. Le pochette e le borsette sono invece adatte per la sera, momento in cui non serve portarsi dietro troppi oggetti.

Il New York Times le ha definite i nuovi gioielli per la loro capacità di far sentire una donna attraente e sicura di sé. Sono le migliori amiche, quelle che ci accompagnano per grandi lassi di tempo della vita. E quando sono ormai diventate dei cimeli, imperterrite le conserviamo nell’armadio ricordando tempi di gloria trascorsi insieme.

Le borse nascono in realtà come accessorio maschile. Sin dalla Preistoria, gli uomini le usavano per portare gli oggetti preziosi usati come denaro.

Il termine borsa deriva dal greco e significa cuoio, in relazione al fatto che probabilmente questo era il materiale utilizzato per creare i primi modelli. La lavorazione del cuoio diviene centrale in Toscana durante il XII secolo. Gli artigiani di questi luoghi conciavano pelli di manzo, bufalo, capre e camosci per la realizzazione delle scarselle, da appendere al collo e alle cinture, e delle bisacce, sacche da viaggio usate soprattutto dai pellegrini.  Anche Venezia divenne un centro noto per la lavorazione del cuoio.

Le borse diventano preziose alleate a partire dal Medioevo: grazie alla tracolla lasciano le mani libere di poter lavorare. Con gli anni vengono impreziosite sempre di più; si pensi per esempio al Cinquecento, periodo in cui vengono ricoperte di broccati, velluti, frange, applicazioni, ricami e fiocchi.

Nel Seicento, scompaiono per un breve periodo. Questo è causato dal fatto che si iniziano a cucire grandi tasche all’interno degli abiti dove inserire gli effetti personali. Anche la creazione del manicotto, adatto per riscaldare le mani e contenere piccoli oggetti, porta ad un momentaneo abbandono delle borse

Viene invece utilizzata con continuità a partire dalla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento. In questi anni le donne diventano più dinamiche, si spostano sfruttando i nuovi mezzi di trasporto e iniziano a coltivare la passione per i viaggi e l’esotico.  Vengono create le borse da viaggio e linee di bagagli pratici e curati nei dettagli. Siamo in piena Belle Époque e si diffondono modelli caratterizzati da catenelle o manici rigidi.

Una pochette, piccola borsa-gioiello in cui inserire lo stretto indispensabile

Durante la Prima guerra mondiale si guarda più alla praticità: si preferiscono borse a tracolla di cuoio. Concluso il conflitto il mondo è cambiato: le donne iniziano a lavorare fuori casa, ad andare a ballare e a conquistare spazi un tempo riservati agli uomini. Durante questi anni nascono le pochette: piccole, rigide e dalle forme squadrate. Negli Anni Trenta si diffondono le tracolline con la catenella, molto chic. È il periodo in cui le persone scoprono il tempo libero e iniziano ad andare al mare: nasce così la maxi-bag in paglia o la borsa a secchiello.

Nata nel dopo guerra, la borsa in paglia è ancora oggi molto utilizzata per la vita al mare

La Seconda guerra mondiale rappresenta ancora una volta un periodo negativo, dopo cui però il mondo rinasce. E con esso anche le donne e la moda. L’iconica Grace Kelly dice che gli accessori devono essere sempre indossati e tra loro coordinati.

Oggi la borsa è un accessorio irrinunciabile e indispensabile. I diversi modelli presenti sul mercato accontentano le esigenze di tutti. Qualcuno dice che guardando nella borsa di una donna si può capire molto della sua vita, e forse tutti i torti non li ha. La borsa è in grado di riflettere la personalità di chi la porta e definisce l’immagine di sé che vuole mostrare al mondo.