L’arte che rinasce con i photoshop di Kondakov e Gonczanski

Nel secolo di photoshop, in cui tutto passa da una modifica all’altra, non sembra assurdo pensare che anche l’arte si conceda un ritocchino prima di essere postata sul web. Parliamo di opere d’arte che sono rimaneggiate e riadattate per ritrovare il loro posto nella società contemporanea. E’ il caso di Alexey Kondakov, un artista ucraino che ha ben pensato di utilizzare Photoshop per estrapolare dal loro contesto primario i protagonisti di grandi opere dell’Art Pompier e riadattarli in scenari urbani come Kiev e Napoli.

Opere rinate nell’attualità

Veri e propri fotomontaggi di ironica e irriverente bravura che non solo immergono opere di storia nell’attuale mondo dei social, ma riescono ad ottenere anche un popolarissimo e divertente seguito di fan. Inoltre, va segnalata anche la riscoperta di opere e artisti dell’Ottocento che rivivono uno svecchiamento e traggono nuova linfa vitale. Un po’ come succede con le cover di vecchi classici della musica, che non solo riavvicinano il vecchio pubblico di stimatori, ma riescono ad attirare le nuove generazioni verso il passato e la storia.

C’è da chiedersi cosa ne penserebbe Albert Joseph Moore della sua Jasmin assopita in un bar di Napoli o se Frederic Leighton abbia mai immaginato che la sua musa Dorothy Dene potesse diventare una contrabbandiera di sigarette.

Stanley Gonczanski e photoshop

Se Kondakov estrapola e riadatta i personaggi di opere ottocentesche, c’è chi preferisci lavorare sulle opere stesse, modificandole o inserendo elementi moderni in opere del passato. E’ il caso di Stanley Gonczanski. L’artista di Buenos Aires che si configura certamente tra gli innovatori dell’arte digitale degli ultimi anni. Nella sua raccolta Almost Classic rivisita le opere dell’arte classica con collage che riflettono l’ironia e la stupidità umana. Ecco che tutta la solennità dell’aristocrazia è alleggerita con sarcasmo ed inoltre, anche con Gonczanski opere accantonate in collezioni private e musei ritrovano una sorta di nuova notorietà.

 

 

 

 

Benito Dell'Aquila