Intervista Leo Lennox: “Iride” un brano che ci invita a ballare e riflettere

Leo Lennox torna sulla scena musicale con “Iride”, un pezzo tutto da ballare ma che nasconde una riflessione su un tema molto attuale. Fortemente influenzato dal pop internazionale, “Iride” appare infatti all’ascoltatore come un brano spensierato, ballabile e leggero, ma nasconde nel testo la cupa verità del cuore di Leo Lennox. È una danse macabre davanti a una fiamma quasi spenta, metafora di una relazione che sta arrivando al termine e dell’incapacità e disinteresse nel salvarla. In “Iride” Leo Lennox mostra un aspetto “generazionalmente radicato” delle relazioni: sempre meno profonde e durature, sempre più usa-e-getta.

L’artista diventa nel brano un avido consumista di sentimenti, che piuttosto di soffrire o impegnarsi perché le cose funzionino, le lascia scivolare via. I sogni di intimi balli a due sfumano quindi nella nebbia di un club, in cui anime disilluse si scatenano perché, per ignorare quel sentimento di vuoto, non possono far altro che danzare. Noi ce ne siamo innamorati e abbiamo voluto fare quattro chiacchiere con l’artista; non perdetevi questa intervista.

Ciao, piacere di conoscerti! Come nasce il tuo progetto musicale?

Ciao a tutti e tutte! Il mio progetto musicale inizia a prendere vita quando avevo 13 anni e componevo i miei primi testi in cameretta, per il puro bisogno di esternare tutte le mie emozioni. Con il passare del tempo ho iniziato ad acquisire familiarità con le canzoni che scrivevo ed ho iniziato a comprendere meglio quale fosse la strada da intraprendere. Dopo qualche anno di percorso musicale, eccomi qui.

Come mai la scelta di chiamarti Leo Lennox?

Leo Lennox è un nome nato per puro caso in un momento di divertimento e spensieratezza con i miei amici. Ricordo che quel giorno annunciai loro che ero alla ricerca di un nome d’arte che potesse rispecchiarmi e che fosse attuale e d’impatto. Venne fuori Lennox dalla bocca di un mio amico mentre era al computer, successivamente ci ho aggiunto il Leo per sentirlo ancora più mio.

“Iride” è il tuo nuovo singolo, come nasce?

“Iride” nasce molto spontaneamente e molto velocemente, probabilmente dall’estremo bisogno di confrontarmi con un momento intenso della mia vita. Ho descritto e analizzato una fase difficile che una coppia si trova a dover affrontare. Penso sia una canzone con un tema universale perché prima o poi ognuno di noi combatte con le proprie difficoltà, soprattutto in ambito amoroso.

In questo brano canti il tema delle relazioni di oggi che sono sempre meno profonde e più usa-e-getta. Cosa ne pensi? Secondo te perché non siamo più in grado di costruire legami duraturi?

La mia generazione è confusa e vive in un momento storico in cui le certezze sono sempre di meno. Per chi come me vive l’amore in maniera totalizzante, risulta difficile trovare appigli e stabilità in una relazione. Non credo che sia colpa della superficialità dei tempi, bensì ritengo che la sensazione di perenne spaesamento destabilizzi le nuove generazioni, soprattutto nei rapporti amorosi. Nei miei brani spesso tendo ad analizzare il sentimento dei miei coetanei ed è un tema che mi sta particolarmente a cuore.

Nel brano però c’è un alternativo lieto fine, ovvero quello di poter ignorare i problemi lasciandosi andare sulla pista da ballo. Tu a ballare ci vai?

Il finale alternativo di “Iride” vuole rimettere al centro l’amore per se stessi e cerca di voltare pagina, con la voglia di guardare al passato senza per forza volerci rimanere aggrappati. Il “ballare” è inteso come una distrazione e come il bisogno di non fermarsi per evitare ripensamenti, che sono effettivamente inevitabili. Io ci vado poco a ballare, ma quando ci vado cerco di prendere il meglio da ogni situazione e di godermela.

La copertina del brano è l’occhio azzurro di quale animale? Come mai questa scelta?

La copertina di “Iride” vede al centro l’occhio di un cavallo. Mi piaceva molto l’idea di utilizzare come cover del brano un’immagine poetica e, al contempo, cruda ed estremamente reale. Rispecchia perfettamente il concept del singolo.

Progetti futuri musicalmente parlando?

Sto lavorando a tanta nuova musica, “Iride” è soltanto il primo passo di questo nuovo percorso. Sicuramente non mancheranno nuovi brani che spero di portare dal vivo in qualche data estiva, per poi concentrarmi sul nuovo album.

Eleonora Corso