Si sa, il mondo del cinema è fatto a strati: la grande distribuzione è quello spesso e duro che sta in superficie, ma che nasconde tante realtà underground che hanno costi di produzione (e quindi limitazioni artistiche) che in alcuni casi sfiorano lo zero.
Negli strati più in profondità si nascondono spesso degli appassionati che decidono di intraprendere un percorso con in spalla una camera ed un pc, realizzando certe volte delle piccole perle.
Il bello sta proprio lì, quando producendo delle piccole perle una dopo l’altra riesci a rifinire una bella collana, che viene apprezzata poi da un numero sempre maggiore di spettatori.
I numeri sicuramente stanno dalla parte di Andrea Ricca, film-maker indipendente salernitano che con la cura e lo stile di un artigiano sviluppa l’idea, le riprese e completa tutti i processi di produzione degli effetti speciali dei suoi corti.
Attualmente su YouTube vanta circa 20 milioni di visualizzazioni, oltre che essere stato elogiato dalla stampa internazionale, tra cui l’inglese SFX, la francese Écran Fantastique, gli italiani Tutto Digitale, Taxi Drivers, Mucchio Selvaggio e Ciak.
Gli abbiamo fatto delle domande per conoscere meglio il suo mondo e più in generale il suo parere sul cinema contemporaneo.
La prima domanda naturalmente è la più scontata: quando hai deciso di iniziare e perché?
Ho iniziato a produrre cortometraggi nel 1998, per dare espressione alla mia passione per il cinema e la comunicazione visiva. Inizialmente si trattava di corti a sfondo sociale, in seguito mi sono specializzato nella grafica tridimensionale avventurandomi nella fantascienza.
Quali registi ti hanno influenzato da ragazzo e quali sono i registi del tuo genere che apprezzi maggiormente di questi ultimi anni?
Sicuramente i maestri degli anni ’80 come Spielberg, Zemeckis, Lucas, Joe Dante, il cinema sci-fi anni ’50. I film che apprezzo oggi sono quelli con immagini spettacolari ma supportati da una buona struttura narrativa, insomma non basati solo sull’estetica. In questo attualmente apprezzo James Cameron.
Hai prodotto vari lavori di fantascienza, pensi di poter produrre cortometraggi di altri generi?
Ho variato i generi andando oltre la fantascienza producendo un adventure-fantasy alla Indiana Jones e omaggio ai modelli animati in stop motion di Ray Harryhausen, intitolato: The Guardian, poi ho approfondito le meccaniche horror in diversi lavori visibili sul canale YouTube, infine ho sperimentato un video interattivo in cui l’utente può scegliere la strada con cui continuare la storia, grazie alle funzionalità di YouTube, dal titolo: Nightmare Escape ed infine alcuni finti trailer parodie dei monster movies.
Il tuo produrre tutte le fasi del corto ti accomuna ad un artigiano: quanto tempo impieghi per iniziare e completare un corto e quanto è importante, sopratutto qui in Italia, tenere viva la cultura del cinema a costo zero?
Di solito impiego circa una settimana per le riprese e dai due ai quattro mesi per la realizzazione degli effetti speciali. In Italia il talento per l’arte e la comunicazione non manca e vedere che ci sia un pubblico che apprezza lo sperimentare linguaggi poco utilizzati e ci sia una critica che apprezza e sostiene queste opere, nonostante il basso budget, può essere sicuramente incoraggiante per tutti coloro che vogliono cimentarsi in questo mestiere che, come hai detto, può essere realizzato con successo anche in maniera artigianale.
Ormai hai raggiunto numeri impressionanti: 20 milioni di views! Hai già pensato a realizzare un lungometraggio? Quali progetti hai in cantiere?
Per adesso preferisco restare sul web che garantisce una grande libertà espressiva, con la possibilità di variare i generi e le forme espressive. Ma l’idea di un lungometraggio è sempre benvenuta. I progetti futuri, tutti ancora in fase iniziale, sono ancora legati ad un ritorno al genere preferito da coloro che mi seguono: la fantascienza.
Ultima domanda: scegli il tuo film a cui sei più affezionato o che credi sia il migliore tra quelli realizzati e un film tra i tuoi preferiti nella storia del cinema.
Uno dei miei film preferiti è Ritorno al Futuro perché unisce fantascienza, commedia e riflessione con una sceneggiatura perfetta. Tra i miei corti quello a cui sono più affezionato è: The Furfangs perché mi sembra quello più fedele all’idea di nostalgia verso la fantascienza-commedia degli anni ’80 che volevo trasmettere . Al secondo posto metto Aliens Night: tra i migliori qualitativamente e come equilibrio tra narrazione, effetti speciali ed ironia.