Intervista a Nicolò Balini: “In viaggio si fanno delle conoscenze bellissime”

L’8 e il 9 novembre si è tenuta a Treviso la terza edizione del TedX. All’evento hanno partecipato molti speaker, che hanno contribuito a instaurare un dialogo piacevole e costruttivo. Durante queste giornate noi di Social Up abbiamo avuto il piacere di incontrare Nicolò Balini, fotografo e videomaker. Classe 1991, conosciuto sul web con il nome di Human Safari, è una delle personalità più importanti del panorama italiano in fatto di viaggi, un vero e proprio punto di riferimento nel settore travel. Ecco cosa ci ha raccontato.

Quando hai capito che viaggiare si è trasformato da passione a lavoro vero e proprio?

Il viaggiare è la mia occupazione primaria, oltre alla fotografia e ai video. Organizzo viaggi gruppo e ho aperto un tour operator, quindi sì, il settore travel è a tutti gli effetti il mio business. Ho capito che sarebbe stato il mio lavoro nel momento in cui mi sono reso conto che avrei potuto finanziare il mio bisogno di viaggiare con ciò che andavo a creare online. Mi sono posto il limite di un anno e mi sono detto: “Se in un anno riesco a monetizzare questa mia passione per i viaggi in modo da poterla finanziare e autosostenerla continuo per questa strada”.

Quanto è importante la compagnia per la buona riuscita di un viaggio?

Nei nostri tour operator diamo dei suggerimenti dei limiti di età per essere più omogenei in termini di età del gruppo senza discriminare nessuno; vogliamo adattare il gruppo all’itinerario. La compagnia è importante, ci tengo tanto che le persone che viaggiano con me siano di buona compagnia, perché le persone sono quelle che ti rimane di più alla fine di un viaggio. Puoi andare in una landa desolata come l’Islanda ma con la giusta compagnia può diventare un viaggio incredibile che va al di là dei posti belli. In Islanda ci torno volentieri perché vado in gruppo e so che ci divertiremo. Andassi da solo sarei un po’ più titubante. O parti portandoti da casa un gruppo di persone, dei compagni di viaggio, o li trovi in loco, che sia in ostello o camminando. In viaggio si fanno delle conoscenze molto interessanti.

Cosa ne pensi invece dei viaggi in solitaria? Qualche consiglio per chi volesse viaggiare da solo?

Io non sono un grande fan del viaggiare in solitaria perché il viaggio mi porta lontano dai miei amici e dalla mia famiglia. Se posso viaggiare con qualcuno preferisco, ma è solo un gusto; conosco persone che hanno fatto viaggi incredibili da soli. Io ho comunque viaggiato da solo per tanti anni, ma ora preferisco viaggiare in compagnia. Se una persona sceglie di viaggiare da solo potrebbe magari essere preoccupata dell’avventura in cui si va a buttare senza nessuno su cui contare, ma viviamo in un mondo molto connesso e globalizzato; non ci sono più i pericoli di un tempo, si può fare tutto molto più in tranquillità. Sono state fatte tante bellissime imprese in solitaria. Se uno vuole girare il mondo da solo può benissimo buttarsi, senza troppi timori.

Qual è il viaggio che ti ha toccato di più?

Quello che mi ha toccato di più è sicuramente il Cammino di Santiago che ho fatto quest’anno. Sotto tutti i punti di vista, culturale e paesaggistico, sociale e spirituale è quello che di certo mi ha dato di più. Vorrei ripeterlo, ma ho instaurato un legame talmente forte con le persone che sono venute con me che so che non sarebbe la stessa cosa se non ci fossero loro. Rimarrà il mio viaggio migliore, in attesa di un’esperienza ancora più forte.

Ti sono mai capitate esperienze pericolose o comunque non piacevoli durante i tuoi viaggi?

Tendo a fare dei viaggi che mi piacciono. Cose non piacevoli possono essere legate all’organizzazione, però esperienze o posti brutti pochi. Riesco sempre a tirare fuori il meglio dalla destinazione perché sono abituato ad adattarmi. Esperienze pericolose me ne sono capitate, invece. A Cape Town ho anche rischiato la vita, perché ho fatto degli incontri con delle persone con delle intenzioni non troppo buone.

Nicolò Balini

C’è un paese che non hai ancora visitato ma che ti piacerebbe visitare?

Sicuramente mi piacerebbe andare in Cina; ci sto orbitando attorno da tanto tempo ma ancora non ci sono andato, ma anche Perù e Patagonia; la parte ovest, insomma.

Progetti futuri per il canale YouTube?

Youtube sta diventando sempre più laterale per me. Ora punto a montare il video sulle Hawaii e quello sul Cammino di Santiago, cosa che non riuscirò a fare perché ho pochissimo tempo, ma lo troverò. Più in generale sto finendo di scrivere il libro sul Cammino, e continuerò a fare quello che sto facendo adesso, migliorando.

Questa edizione del Ted si basa sul concetto “beyond the wall”, oltre i muri. Con la caduta del muro di Berlino, secondo te quali sono i muri che sono stati eretti nei confronti dei giovani al giorno d’oggi?

Diciamo che noi giovani non siamo molto avvantaggiati in tante situazioni; sopratttutto non ci è stato lasciato un mondo migliore di quelli che hanno trovato quelli della generazione precedente, però non siamo qua per lamentarci, siamo qua per risolvere la situazione e per tirarne fuori il meglio.

Marco Nuzzo