Intervista a Marco Postiglione: “i centri estetici devono riaprire”

Marco Postiglione, fondatore e presidente dei centri estetici Marco Post, è stato il primo a realizzare centri antiage senza bisturi in Europa. In questa situazione di stallo in cui i centri estetici sono stati vittime delle nuove disposizioni ministeriali, Marco Postiglione ci racconta la sua realtà da imprenditore sottolineando l’importanza di avere una risposta chiara da parte del governo in questo particolare periodo storico. Essere imprenditore nel 2020 comporta molti sacrifici e rischi e questo soprattutto nell’ambito estetico, penalizzato dagli ultimi DPCM.

Centri estetici chiusi ma parrucchieri aperti in zone rosse: perchè? Ce ne parla Marco Postiglione. 

Ciao Marco! Tu sei il fondatore di Marco Post, la prima rete di centri estetici anti age senza bisturi in Europa. Quando e come è nata la tua impresa?

 Marco Post nasce da un sogno coltivato fin dal 2007. All’epoca io e mia moglie Cristina Bortolussi abbiamo scelto di creare la prima rete al mondo di centri antiage, quando ancora non esisteva nulla di simile. Io mi occupo ormai da vent’anni di formazione e marketing gestionale per l’estetica mentre Cristina è in questo campo da oltre trent’anni, prima come operatrice del settore e poi come docente. Negli ultimi dodici anni abbiamo messo a punto il metodo di lavoro pratico all’interno dei centri e tutto il sistema di organizzazione di un centro antiage senza bisturi come quello di Marco Post. Il lancio ufficiale della rete è poi avvenuto ad ottobre 2018, dando vita a un successo che è appunto il frutto di dodici anni di lavoro.

 Ad oggi Marco Post conta circa 81 centri in tutta la penisola con una presenza importante anche in Ticino. Ti aspettavi un successo così grande? Quale pensa sia il punto di forza dei tuoi centri?

La verità è che sì, il riscontro è stato quello atteso, ma personalmente non lo considero ancora un successo così grande. Siamo ancora all’inizio e tutto è ancora da costruire, perché The Italian Beauty SPA nasce con l’obiettivo di diffondere il concetto di benessere Made in Italy in tutto il mondo. Questo è soltanto il primo passo, compiuto con un’élite selezionata di centri che si compone degli allievi della Marco Post Academy e dei miei partner, molti dei quali seguono tutti i miei programmi ormai da anni. Quanto al punto di forza di Marco Post, si tratta senza dubbio del metodo di lavoro. Grazie a un approccio innovativo siamo in grado di dare ai nostri clienti dei risultati estetici del tutto comparabili a quelli ottenibili con la medicina e la chirurgia estetica, ma senza ricorrere a bisturi e trattamenti invasivi. Un altro aspetto fondamentale è la rete: la formazione, l’organizzazione e lo straordinario lavoro di centri che abbiamo creato fanno la differenza.

Il Metodo Marco Post è un metodo estetico naturale anti age che evita completamente l’utilizzo di interventi chirurgici invasivi. Qual è l’elemento chiave di questo metodo innovativo?

Non c’è un solo elemento chiave, ma un approccio unico che prevede quattro grandi pilastri. Il primo è una forma innovativa di drenaggio linfatico (il linfodrenaggio) che viene seguito dal nostro lettino brevettato, il Linfodrenabed®, uno dei segreti del nostro metodo. Oltre alle funzionalità molto particolari del lettino, capace di sbloccare corpo, postura e nodi linfatici durante il trattamento, Marco Post abbina manualità alla spazzolatura a secco beauty brushing diffusa dall’abbate Kneipp, teorico dell’alternanza benefica tra caldo e freddo, che abbiamo integrato all’interno dei trattamenti. Poi c’è l’approccio dell’alimentazione: grazie al nostro comitato scientifico e a un nutrizionista che ha stilato un programma ad hoc per i nostri centri, tutti i trattamenti sia viso sia corpo sono sostenuti da un’alimentazione antiage. Il quarto e ultimo pilastro del Metodo Marco Post riguarda l’allenamento antiage. Abbiamo creato un piano di allenamento specifico di dodici minuti, da svolgersi rigorosamente in casa ogni due giorni, in grado di stimolare il rinnovamento cellualre che completa il metodo estetico Marco Post.

Marco Post è sicuramente un punto di riferimento nel mondo dell’estetica. Secondo te quali sono gli step necessari per poter portare la propria impresa ad alti livelli?

 Ci sono moltissimi fattori che concorrono al successo di un’impresa, ma il primo da sviluppare è un approccio puramente mentale. Innanzitutto bisogna considerare il centro estetico non come un’attività artigianale, ma al pari di un’azienda a tutti gli effetti. Di conseguenza occorre sviluppare tutta una serie di doti manageriali imprescindibili per chi fa impresa. Si va dalla programmazione al controllo, fondamentale sotto il profilo finanziario, passando al marketing e alla differenziazione rispetto alla concorrenza. Il primo segreto è proprio domandarsi: qual è il motivo per un cliente dovrebbe scegliere il mio centro piuttosto che un altro? Qual è il servizio che porta i risultati richiesti e mi rende preferibile? Un altro step è creare una squadra straordinaria. Bisogna imparare ad assumere e formare le persone giuste, anche e soprattutto dal punto di vista commerciale e di vendita perché tutto, oggi, si basa sostanzialmente su questo.

Marco Post e il futuro: quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere?

 Nel futuro di Marco Post ci sono due obiettivi ben precisi da raggiungere. Il primo è quello di completare la nostra visione del metodo estetico antiage Marco Post. Ci sono tantissime novità che vogliamo introdurre già nei prossimi mesi, ad esempio abbinare alla parte di prodotti domiciliari anche una linea di integratori specifici antiage che si occupano di lavorare dall’interno del corpo. Il secondo, che riguarda la nostra rete, è quello di iniziare a diffonderci sempre più a livello globale partendo dalla Svizzera.

Parliamo del momento storico in cui ci troviamo: zone rosse, centri estetici chiusi ma parrucchieri aperti. Cosa ne pensi? Cosa ti aspetti dal governo nelle prossime settimane?

Reputo il trattamento riservato dal Governo ai centri estetici un’assurdità e una discriminazione con pochi precedenti. Per la prima volta parrucchieri e centri estetici vengono divisi nella categoria dei servizi alle persone, dopo essere stati accomunati in tutto sin dal primo lockdown. Grazie al rispetto maniacale dei protocolli in materia di norme anti Covid, i centri estetici sono oggi luoghi assolutamente sicuri e senza dubbio al pari di altre categorie, come i barbieri e parrucchieri, che possono invece continuare la propria attività. Mi aspetto e ci aspettiamo che questa posizione venga rivista immediatamente e che anche in zona rossa venga data la possibilità ai centri estetici di operare.

Hai pubblicato sui social un video molto interessante. Qui sottolinei che il mondo dell’estetica è caratterizzato da tantissime donne imprenditrici che, in questo momento, stanno vivendo davvero una grandissima difficoltà. Pensi che con questa chiusura ci possa essere in atto anche una discriminazione legata all’imprenditoria femminile?

In assenza di giustificazioni all’operato del Governo, in quanto non esistono problematiche di distanziamento o relative ai dispositivi di sicurezza, il dubbio che sia in atto una forte discriminazione è perfettamente legittimo. È bene ricordare che i centri estetici rappresentano una tipologia d’impresa prettamente femminile, una risorsa essenziale per il nostro Paese, e questo rende il tutto doppiamente inaccettabile.

La chiusura dei centri estetici sta facendo emergere anche il problema degli abusivi e della presenza di realtà non regolari. Cosa ne pensi?

 L’assurdità di questa situazione, come prevedibile, sta moltiplicando il fenomeno degli abusivi. Ad oggi ne esistono tre categorie. La prima: titolari di centri estetici ingiustamente chiusi e che si ritrovano, loro malgrado, spinti verso l’illegalità. Per sopravvivere, insomma, sono costretti ad erogare servizi irregolari a casa delle persone mettendo a rischio la salute della collettività. La seconda categoria di abusivi è quella più tradizionale e che conosciamo bene: continuano a lavorare imperterriti, senza il minimo rispetto di norme o regole. Danneggiano così il mercato dei centri estetici che nel frattempo sono fermi. L’ultima è quella degli abusivi regolari: parrucchieri, farmacie e addirittura centri dentistici che possono restare aperti in zona rossa erogando così cerette, epilazioni, manicure, pedicure. Il tutto a detrimento dei centri estetici, ancora chiusi nelle zone rosse senza spiegazioni formali.