Intervista a LOGO: “CBD non è una canzone ironica!”

LOGO, all’anagrafe Giulia Di Gregorio, si avvicina giovanissima al mondo della musica e in particolare modo al punk come bassista e cantante. 

Inizia il suo percorso musicale suonando come turnista dei Van Houtens.

Dopo un tour acustico in Cile, decide di fare musica da solista. 

Incide “Samurai” e in seguito “CBD”, collaborando fianco a fianco con Simone Waxlife Lanza, il suo attuale producer.

In questa intervista, LOGO ci racconta di sè e di come, talvolta, è la musica che sceglie per te

Logo benvenuta in Social Up! Il tuo è un percorso già avviato. Hai iniziato come bassista dei Van Houtens e poi hai deciso di proseguire da sola. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di cantare da sola?

Ciao ragazzi, è un piacere! In realtà da quando ero turnista al basso nei Van Houtens al mio progetto solista ne è passato di tempo! C’è stata in mezzo un’esperienza in Cile, quando suonavo con un ragazzo tedesco che si chiama Jonas. Avevamo anche un discreto successo, soprattutto a Valparaìso, seconda città del Cile. Al mio rientro in Italia è scattata l’idea di un progetto mio, da solista LOGO, appunto.

 

All’anagrafe sei Giulia Di Gregorio, ma il tuo nome d’arte è LOGO. Perché questa scelta?

Logo è il mio soprannome, nato nel mio gruppo di amici. Mi rappresenta molto perché oltre a scrivere canzoni mi occupo di design. Nel progettare un sito internet, di solito si scrive LOGO dove si metterà poi il nome del Brand del sito.

 

Nel tuo bagaglio esperienziale vi sono live in Cile, cosa hai imparato della musica di quel periodo?

La cultura Cilena per la musica è sorprendente. Valparaìso è una città di artisti e musicisti. Io e Jonas, il mio compagno di duo, avevamo un live a settimana. I concerti sono più brevi e mi ha subito sorpreso l’attenzione che viene dedicata a chi sta sul palco. Qui spesso la musica è un sottofondo, non vuole essere un giudizio, semplicemente è molto diverso e per questo arricchisce. Un’altra grande differenza è il fatto che in Italia è impensabile fare due live nella stessa città per due settimane consecutive. Lì è la normalità, noi suonavamo continuamente.

I tuoi primi due singoli da solista sono “Samurai” e “CBD”. Ci racconti com’è nata “Samurai” e qual è il suo messaggio?

Samurai è nata dal mio vissuto e dall’osservare le vite degli altri. Paragono una persona che costruisce delle strategie per conquistarne un’altra ad un guerriero. Siamo circondati da rapporti in cui si dice mezza cosa e se ne intende un’altra. Quanta energia mentale viene sprecata a non vivere in maniera autentica! Come CDB, Samurai è prodotta da Simone Waxlife Lanza, che ha cucito un vestito stupendo per il pezzo. Anche i singoli suoni scelti richiamano un po’ di inquietudine, esplicita invece nel testo.

“CBD” è il tuo ultimo singolo, invece. Come mai intitolarla con un acronimo? Di cosa parla?

CBD sta per “Crampi di Battaglia”, un gioco di parole che accosta una frustrazione e quindi una lotta interiore a un crampo, dolore fisico. Ho deciso di accorciarlo perché va bene il gioco di parole, ma non è una canzone ironica. È leggera sì, ma sicuramente l’incompletezza e l’insoddisfazione non sono temi divertenti. È una canzone intima che parla di un amore insoddisfacente e della voglia di cambiamento. Spesso mi accorgo di non stare bene in una situazione perché me lo dice il mio stomaco, non so se succede anche a voi.

 

Per il video ufficiale di “Samurai” ti sei affidata a Silvia Di Gregorio, regista di alcuni video dei Pinguini Tattici Nucleari. Quanto è importante riuscire a trovare chi sia in grado di trasformare in immagini ciò che è una canzone? Com’è stato lavorare con lei?

Mi sono affidata a Silvia Clo sia per Samurai che per CDB, in la canzone sarà un po’ diversa dall’edizione che potete ascoltare sulle piattaforme digitali, lo vedrete. Silvia conosce perfettamente la mia storia, il mio immaginario. Avete presente Big Fish, il film? Io e mia sorella vediamo il mondo modellato allo stesso modo, in cui alcune parti della storia e alcune caratteristiche vengono sottolineate. Vi faccio un esempio: la scelta delle location. Entrambi i video sono ambientati in luoghi scenografici, riconducibili a nessun posto in particolare. Samurai è però ambientato in una cava, e io e Silvia veniamo da una provincia, Verbania, molto famosa per l’estrazione del granito. Ogni dettaglio in realtà mi rappresenta.

 

Cosa c’è nell’agenda di Logo per i prossimi mesi?

Ho altri singoli in canna, voglio dare loro lo spazio e la dignità che meritano quindi li sto facendo uscire uno ad uno. Ogni pezzettino, ogni brano, rappresenterà un’angolazione da cui guardarmi.

Mi piacerebbe molto iniziare delle collaborazioni con altri artisti, magari col mio stesso stile di scrittura. Da solista e indipendente sto cominciando a sentire la voglia di confrontarmi. Forse è un po’ la mia anima punk sopita, a cui manca la sala prove e lo scrivere insieme.

Sandy Sciuto