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Intervista a Damiano: quando non tratteniamo le emozioni siamo più belli

Damiano è un giovanissimo artista di 24 anni. Ballerino, attore e cantante, il suo brano d’esordio, “Colpa della verità”, è un quadro autobiografico che coniuga, anche grazie al videoclip, queste sue passioni. Il singolo è in rotazione radiofonica dal 16 ottobre, e noi di Social Up abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con lui.

“Colpa della verità”, il tuo brano d’esordio, si caratterizza per un testo mai banale, ricco di parole e non ripetitivo. Com’è nato questo singolo così denso?

È un brano autobiografico e nasce con l’idea di regalare un  film per chi lo ascolta, e giustamente  un film ripetitivo annoia.
In questo brano ho voluto presentare sotto il punto di vista della verità che ha una colpa la classica fine di una relazione, lasciando libera interpretazione all’ascoltatore e allo spettatore che guarda il video, in modo che possa ritrovarsi nel brano.

Il videoclip ti vede recitare con una ragazza, in cui tu sei fermo nella vasca in uno stato di quasi totale abbandono a lei. Come si è sviluppato questo video?

Esatto. Il videoclip tenta di rappresentare dei concetti astratti con delle persone. La ragazza (Chiara Lagrotteria, una mia amica, ballerina, cantante e attrice) rappresenta la colpa della verità mentre io rappresento l’effetto.

Come coniughi la tua formazione da ballerino con la musica, con il cantautorato?

Sono discipline artistiche e sono canali di comunicazione. Visto che ho scelto di essere io il mio strumento per fare arte, l’obbiettivo è di utilizzare le tre discipline come arti, per creare.

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Che cosa cerchi di trasmettere all’ascoltatore che si approccia per la prima volta a una tua canzone?

Molte volte siamo costretti a fare delle scelte scomode perché non riusciamo a stare bene con noi stessi, preferiamo stare male noi per gli altri. Voglio dare il permesso alle persone di vedere la mia interpretazione della colpa della verità e permettere di far emergere il loro sentimento verso la loro colpa delle verità.
Quando stiamo bene con noi stessi, quando ci ascoltiamo e lasciamo andare invece di trattenere emozioni, quando ci facciamo vedere, siamo tutti più belli.

Quali sono le tue principali fonti di ispirazioni? Sia da un punto di vista della musica che del ballo, si intende.

Mi lascio ispirare dall’istinto, da quello che arriva, dove l’occhio, la mente e il cuore vogliono portare l’attenzione.

Che progetti o sogni hai per il futuro?

“Colpa della verità” è il primo brano del EP “Colpa della verità”, composto da sei brani. Sono brani che ruotano attorno a questo tema. Usciranno al pubblico come singoli, ognuno un video clip e una storia.
Parallelamente sto lavorando, anche con Chiara, ad un film musicale con la scuola PopMusicSchool di Paolo Meneguzzi e con regia e produzione svizzera.

Marco Nuzzo