Incontro con Dacia Maraini: l’Istituto “G.Verga” a lezione di libertà

Giorno 25 ottobre, la celeberrima scrittrice, poetessa e saggista Dacia Maraini incontrerà gli alunni dell’Istituto comprensivo “Giovanni Verga” di Fiumefreddo di Sicilia (CT), per riflettere con loro sui temi fondamentali dei suoi romanzi, quali la libertà e l’amicizia. Presso il Cine Teatro “Macherione”, alle ore 9:00 si raduneranno gli studenti della scuola secondaria di primo grado; mentre alle 11:00 i bambini della scuola primaria del medesimo Istituto.

Con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e la collaborazione dell’associazione “Demea Cultura” che si occupa di fornire servizi per le biblioteche italiane, la suddetta scuola partecipa al progetto “Incontro con l’autore” che serve per promuovere la lettura tra la fascia d’età 6 – 14. Naturalmente, la Maraini sarà a disposizione per le domande e le curiosità della giovane platea, oltre che per presentare i suoi libri e interrogare i più giovani sull’importanza del libero arbitrio, inteso anche come “libertà della curiosità, della scoperta, della conoscenza, dello scambio, del vagabondaggio“.

Gli alunni di primaria si sono preparati all’incontro leggendo e commentando in classe la fiaba, pubblicata quest’anno, “Telemaco e Blob. Storia di un’amicizia randagia“, nella quale l’autrice stimata in tutto il mondo, racconta una storia di cani e libertà ambientata a Roma; in particolare Telemaco, un cane di razza schizzinoso ma socievole e il migliore amico Blob, un bastardino randagio. Di libertà si parla anche nel romanzo del 2013 “Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza”, presentato dai docenti della scuola media ai loro alunni, insieme ad alcune informazioni sull’avventurosa vita della scrittrice.

Il romanzo parla della storia della Santa seguace del Francesco di Assisi, paragonata con l’autrice stessa. Così diverse nei loro usi e costumi, sono ugualmente profondamente legate dal bisogno di esprimere sempre la propria voce e la loro verità. Chiara viene vista inoltre in un’ottica nuova: come una giovanissima donna indipendente che, nonostante il suo essere ricca e promessa sposa, decide di andare contro tutti e scegliere la libertà di ritirarsi in una vita fatta di solitudine e povertà.

Forse l’autrice italiana ad oggi più famosa al mondo, Dacia Maraini fa parte della cosiddetta “generazione degli anni trenta”, ossia i maggiori autori nostrani del ventesimo secolo. Fiorentina di nascita, ma di origini siciliane e nobili, ha vissuto nel dopoguerra in Giappone, dove per qualche anno fu internata insieme alla famiglia in un campo di concentramento, dove patì la fame. Tornata in Italia, visse per un po’ in Sicilia presso i nonni materni, nella Villa Valguarnera di Bagheria, raccontata nel suo romanzo autobiografico Bagheria.

Con il trasferimento a Roma però si ebbe una svolta per la sua carriera letteraria, sia con il proseguimento degli studi che con la creazione di varie riviste. Nel 1962 pubblica il suo primo romanzo, La vacanza, ma soltanto l’anno successivo, raggiunge il successo con il romanzo L’età del malessere. Tra i suoi lavori più importanti è comunque annoverato soprattutto La lunga vita di Marianna Ucria, uscito solo nel 1990.

Gli anni Sessanta si pongono come un periodo fondamentale per la sua carriera, pubblicando le sue prime raccolte di poesie, ad avvicinandosi al teatro per cui scriverà ben trenta opere. Questi sono anche gli anni in cui si lega ad Alberto Moravia, suo compagno di vita fino agli anni Ottanta.

Le sue opere hanno come obiettivo quello di esprimere l’interiorità umana nella sua complessità. Nonché quello di sensibilizzare il pubblico su alcuni temi sociali quali soprattutto le condizioni delle donne e la lotta contro le violenze verso di essa, ma anche la battaglia contro le mafie e l’illegalità.

Alice Spoto