Fonte: avvenire

In Egitto, l’inaspettata scoperta della città di Aten

Esistono posti nel mondo che non smettono mai di stupirci. Le meraviglie storiche scoperte dagli archeologi ogni anno sono sempre di più, soprattutto in Egitto. L’attento e duro lavoro di chi lavora nell’ambito dell’archeologia porta a volte a sorprese inaspettate. Vicino Luxor, al sud dell’Egitto, sono stati ritrovati i resti di una vera e propria città risalente a più di 3000 anni fa.

L’annuncio della grandiosa scoperta è arrivato da Zahi Hawass

Si tratta di un famoso archeologo egiziano, nonché segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie. Il suo è un volto noto per gli appassionati dell’antica civiltà egizia, dato che ha preso parte a diversi documentari a riguardo.

Lo stesso Hawass ha definito la scoperta come “la scoperta più importante dopo la tomba di Tutankhamon” i cui scavi sono stati svolti tra il 1922 e 1930. Nel 2021, invece, non solo un singolo oggetto, ma una città intera.

Inoltre, come si legge dal post su Instagram dell’archeologo, essa comporterà uno straordinario aumento di informazioni inerenti all’antico Egitto.

La città egiziana ritrovata ha preso il nome di Aten, e pare che sia stata fondata nel periodo in cui a governare l’Egitto vi era il faraone Amenhotep III

“il Magnifico” faraone, così era definito Amenthotep, in italiano chiamato anche Amenofi III, governò l’Egitto dal 1391 al 1352 a.C. In quel periodo, proprio la nuova città scoperta, rappresentò un importante centro amministrativo e rimase tale anche per i successivi faraoni.

Gli scavi per Aten, erano iniziati nel 2020 proprio vicino la Valle dei Re. Il ritrovamento di un’intera città era, dunque, inaspettato soprattutto in un posto, come quello nei pressi di Luxor, in cui di solito venivano ritrovate le tombe dei sovrani. Quello, infatti, come si legge da Il Post, era il luogo che gli antichi egizi dedicarono alle sepolture per ben cinque secoli.

Tra uno scavo e l’altro, emersero, però, dei mattoni che avevano subito fatto insospettire di una possibile città perduta sottoterra. Sospetto che fu poi dimostrato, grazie all’operato di tanti esperti che hanno saputo cogliere da un dettaglio un tesoro inestimabile.

La nuova città di Aten, in Egitto, definita la “città d’oro”

La città scomparsa, e poi ritrovata, ha ricevuto tale appellativo di città d’oro per diversi motivi. Il primo ha a che fare, come detto prima, ad un periodo molto prosperoso per l’antico Egitto. Infatti, se si pensa che Aten risalga a circa 3500 anni fa, è facilmente intuibile la ragione. La storia insegna, appunto, che quello di 3000 anni fa fu il cosiddetto “periodo d’oro dei faraoni”.

Fonte: euronews

In più, gli archeologi non hanno solo scoperto le rovine di una città dai colori luminosi, ma anche oggetti come vasi antichi, e resti umani e animali, che hanno fatto supporre che fosse davvero una città molto ricca, abitata e soprattutto vivace, come si evince dalle parole di Hawass:

Contiene tre quartieri principali: uno per viverci, uno per l’industria e uno per l’amministrazione. Abbiamo trovato all’interno un’area per fare le scarpe, un’area per produrre vestiti e un laboratorio per fare pietre preziose e la quantità di ceramiche che abbiamo ritrovato è davvero incredibile.

Tra queste, anche un pesce coperto d’oro, considerato possibilmente una divinità per gli abitanti di Aten.

La cosa più sbalorditiva è che sembra non essere tutto qui!

C’è ancora tanto da scoprire di Aten, gli scavi in Egitto non sembrano arrestarsi.

L’impero di Amenhotep III era immenso: dal fiume Eufrate fino agli attuali Iraq e Siria e persino verso il Sudan. La ricchezza di Aten si deve anche a questo fattore storico-geografico molto significativo. Motivo per cui, gli archeologi, e non solo, hanno tanta curiosità di scoprire quali altre sorprese questo luogo abbia conservato per loro.

Giulia Grasso