“Il TIME voleva nominarmi di nuovo persona dell’anno. Ma anche no grazie!”

“Pronto”
“Salve Presidente, chiamo per conto del Time Magazine, vorremmo nominarla uomo dell’anno per la seconda volta”
“Oh che sorpresa, grazie ma quest’anno passo!”

Se sei il Presidente degli Stati Uniti è probabile che una chiamata del genere arrivi da un momento all’altro, soprattutto in prossimità di dicembre quando la famosa rivista americana Time nomina la personalità che più ha influenzato l’anno trascorso. Se sei Trump è possibile che rifiuti una nomina del genere e che lo scrivi in un post su Twitter.

Il presidente Usa Donald Trump ha, infatti, sostenuto che Time Magazine lo ha chiamato per informarlo che PROBABILMENTE vuole nominarlo “Uomo dell’Anno”, ma che lui avrebbe dovuto “acconsentire a un’intervista e un servizio fotografico” e ha deciso che non sarebbe “un bene”. La rivista ha, come potete immaginare, contestato le parole del Presidente USA, sostenendo che Trump “sbaglia sul modo in cui scegliamo la Persona dell’anno”, ha twittato il magazine; e ha aggiunto che “Time non fa commenti sulla sua scelta fino a che non la rende nota, ovvero a dicembre”.

Già l’anno scorso Donald Trump ha ottenuto questo prestigioso titolo dopo poche settimane dalla vittoria netta su Hillary Clinton alle presidenziali del 2016.

La copertina di quell’anno è stata emblematica già dal titolo: “Presidente degli Stati Divisi d’America”. La rivista, tuttavia, aveva giustificato la nomina a “Uomo dell’anno” perché nel bene o nel male Trump ha avuto una forte influenza sugli eventi del 2016.

Il “Trump Daily Story”, la serie web che stiamo seguendo da un anno a questa parte sugli scivoloni mediatici del Presidente americano, ha ancora molto da offrire a noi poveri internauti annoiati. Chissà magari la prossima sarà un nobel rifiutato o l’invito alla sagra della porchetta di Ariccia perché deciderà di diventare vegetariano.

Claudia Ruiz