Il primitivismo di Paul Klee al Mudec di Milano

Di Alice De Matteo per Social Up!

Il Mudec, Museo delle Culture, ci ha stupiti la scorsa stagione con le mostre di Kandinskij e Frida Khalo, ma le soprese non sono finite: i prossimi ospiti saranno Banksy (dal 21 novembre) e Paul Klee (dal 31 ottobre).

Nella vasta produzione di Klee, il Mudec ha deciso di dedicare l’esposizione alle opere che appartengono alciclo del Primitivismo che ha caratterizzato gli anni Venti e Trenta dell’artista tedesco. Michele Dantini e Raffaella Resch, curatori della mostra, si sono preoccupati di restituire all’osservatore il vero significato cheKlee attribuiva al termine di primitivismo, ovvero il recupero dell’antico conosciuto attraverso l’arte delleprime comunità umane fino al tardo medioevo (una periodizzazione quindi differente dalla definizione tradizionale).

Paul Klee ha iniziato ad interessarsi al primitivismo dopo i suoi primi viaggi in Italia e questo lo portò a riconoscere il legame tra arte e religione, considerate entrambe frutto della creazione umana. Secondo Klee fu la spinta religiosa a motivare i primi uomi ad esprimersi attraversol’arte. Secondariamente studiò la risposta percettiva di quella che è per l’artista la creazione antica: la consapevolezza di essere gli ultimi uomini dopo secoli di popolazione del mondo e a ‘‘giocare’’ con il faregrottesco delle rappresentazioni dei primi rudimenti dell’arte. Il misticismo di cui Klee infonde le sue operenon sono, ovviamente, da scindere completamente dall’esperienza europea politica che lo circonda e soprattutto dalla sensazione di perdita della naturalezza selvaggia in favore della vuota materialità del ventesimo secolo.

La mostra, inoltre, ospita il teatro di marionette che Paul creò per il figlio Felix (poi pittore e regista teatrale) avuto dalla moglie Karoline Stumpf. Le marionette e il ricordo del figlio partecipano al significato della mostra offrendoci l’interesse dell’artista anche per il mondo infantile, cioè il mondo più legato allaspontaneità semplice e primitiva.

Amante di Gustav Klimt, William Blake e Goya, collega di Vasilij Kanadinskij, Marc Chagall e Pablo Picasso; insegnate presso il Bauhaus e in esilio volontario in Svizzera a causa del disprezzo nazista per la sua arte, Paul Klee incarna il movimento artistico del Novecento e la cultura dell’astrattismo.

redazione