Il Premier Conte denunciato per strage: il grande numero dei morti per coronavirus sarebbe dovuto ai “40 giorni di ritardo nel chiudere tutto”

L’avvocato Carlo Taormina, noto penalista Italiano, rompe gli indugi e presenta  alla Procura della Repubblica di Roma, una denuncia per strage al Presidente Giuseppe Conte.

La denuncia, si basa sul fatto che il grande numero dei morti per coronavirus sarebbe dovuto  “ai 40 giorni di ritardo nel chiudere tutto”, ovvero alle “gravissime condotte omissive messe in atto dai nostri governanti e dai consulenti che li hanno assistiti“. 
 “Ringrazio le oltre 700.000 persone che mi hanno, in un solo giorno, voluto sostenere nella denuncia da me presentata alla Procura di Roma contro i responsabili di questa autentica strage colposa di Stato“, afferma Taormina.

 Il legale chiede alle autorità di comunicare “quante sono state le persone morte in casa, nonostante una richiesta di soccorso medico, quante quelle morte fuori degli ospedali e fatte rimanere a crepare nelle autoambulanze perché non c’erano respiratori o letti di terapia intensiva” e quanti infine, siano morti negli ospedali “perché scelti di far morire per salvare altre vite“.
L’emergenza coronavirus, scatena quindi uno tsunami di responsabilità, il giurista spara a zero, definendo non solo «cialtroni» i governanti e «tromboni» i vari specialisti tecnici, che stanno affrontando l’urgenza, ma minaccia di denunciare anche i magistrati che non dovessero riconoscere la responsabilità del governo Conte di questi giorni, e delle autorità sanitarie. In sostanza, Taormina collega il numero dei morti ai «40 giorni di ritardo nel chiudere tutto». Ovvero dal 31 gennaio ai primi di marzo, in cui «nessuna forma di tutela è stata assunta». 
Nella denuncia parla di gravissime condotte omissive messe in atto dai nostri governanti e dai consulenti che li hanno assistiti“. “Così una massa di contagiati si è trasformata in una massa di morti“, sottolinea con rabbia mista ad amarezza.   
Alessandra Filippello