miracolo di san gennaro
Fonte: ecampania

Il miracolo di San Gennaro non si è ripetuto, tra credenza e folklore

Il miracolo di San Gennaro non c’è stato e il sangue non si è sciolto. Una tradizione tutta napoletana, ma che in virtù del “non so se crederci, ma nell’incertezza ci credo” si è diffusa in tutta Italia e nel mondo. Una tradizione a metà strada tra il sacro e il profano. Se da lato è vero che le istituzioni religiose continuano a chiamare miracolo la liquefazione del sangue del Santo, dall’altro, è anche vero che la mancata liquefazione è riconosciuta, dal popolo devoto al santo, come un messaggio nefasto direttamente dall’alto.

Foto LaPresse – Fabio Sasso

Quando avviene il miracolo di San Gennaro?

All’interno del Duomo di Napoli sono conservate due ampolle con un grumo di sangue che la Chiesa Cattolica ha riconosciuto lo status di reliquia sacra. E’, infatti, proprio la Chiesa che afferma si tratti di sangue realmente appartenuto al santo patrono della città partenopea. Lo stesso grumo giace in stato solido per tutto l’anno, tranne in tre momenti diversi. Vi sono, tre date precise durante le quali l’ammasso grumoso passa dallo stato solido a quello liquido per poi ritornare solido fino al prossimo appuntamento.

Secondo la credenza, il miracolo si ripete tre volte all’anno. Il 19 settembre, giorno del martirio del patrono di Napoli, il sabato precedente la prima domenica di maggio, data della traslazione del corpo, e il 16 dicembre, anniversario dell’eruzione del Vesuvio del 1631 quando la lava sarebbe stata fermata alle porte della città dal santo.

Foto LaPresse – Marco Cantile

Tre appuntamenti attesissimi dal popolo napoletano che, per l’occasione, accorre alle porte del Duomo per constatarne l’avvenuta liquefazione. Durante il corso dei secoli, e in particolare dal 1631 in poi, è capitato che il sangue non si sia sciolto come di consueto. Puntualmente, a Napoli o più in generale in Italia, si sono verificati eventi tragici.

Quando il sangue non si è sciolto?

Nel settembre del 1939 e del 1940, il sangue rimase solido. Nei due anni si verificarono rispettivamente l’inizio della Seconda Guerra Mondiale e l’entrata nel conflitto dell’Italia.
Sempre nel mese di settembre, ma del 1943, il sangue rimase solido e quello fu l’anno dell’occupazione nazista del nostro paese. Ancora a settembre, ma del 1973, si diffuse un’epidemia di colera. Nel 1980, il miracolo non si è ripetuto e quell’anno si verificò il tragico terremo in Irpinia.

Solo Folklore?

Che il miracolo di San Gennaro sia legato al folklore cittadino è innegabile. E’ anche vero, però, che la fede cristiano – cattolica chiede ai suoi fedeli di credere nei miracoli. Proprio per la loro natura prodigiosa, i miracoli non necessitano di una spiegazione scientifica, ma in quanto tali, sono un mezzo stesso per i fedeli di riconoscere l’autorità divina. Nello specifico, il miracolo del sangue di San Gennaro, può rientrare in una storica visione culturale, fatta di tradizioni sradicabili e imprescindibili di un popolo, che rivendica con orgoglio la propria storia. Che si voglia credere o meno alla liquefazione e al fatto che ad essa siano legati futuri eventi nefasti  è un fatto di coscienza e di libertà.

Benito Dell'Aquila